sabato 7 novembre 2009

Porsenna e Muzio Scevola, o un breve commento al post precedente



Potrei essere completamente ateo, come lo sono stato per la metà della mia vita, tuttavia, non mi sognerei mai di criticare e/o insultare simboli religiosi cari a chi mi sta intorno.
Potrei trovare certe religioni bizzarre, strane e lontane dal mio sentiere, ma non le diaspproverei in nessun modo perché so che sono un uomo limitato coi miei pregi e miei difetti e che quindi NON posso comprendere ciò per i miei simili e altrimenti importante e diversamente sacro rispetto ai miei valori religiosi.
Questo è il principio cardine del rispetto reciproco, questo è l'unico modo di vivere civile in una società complessa.
Diversamente da questo agire e sentire, chi si crede in possesso dell'unica verità, anche e (purtroppo) soprattutto da chi fede non ha, pretende d'imporre la sua unica visione al mondo, giustificandola proprio attraverso l'applicazione del principio del rispetto verso l'altro!
E' come dire: "Siccome ci sono un miliardo di persone che muoiono di fame, priviamo - a nostra scelta insindacabile - del cibo un altro miliardo di  uomini!" Giustizia è fatta!
In realtà a queste persone non frega assolutamente niente del credo altrui, né delle idee altrui. 
Queste sentenze hanno radici profonde e pericolossime perché - con la scusa, lo ripeto, i diritti umani - in realtà minano proprio gli stessi: lo scopo finale è la distruzione della capacità critica delle persone e in ultimo dei diritti umani stessi.
Se dico "io sono libero di decidere quando porre fine alla mia vita innazi a un'inutile sofferenza", sembra che affermi un principio quantomeno comprensibile, in realtà avanza il partito della puntura, quello che vuole dominare attraverso le coscenze i nostri corpi, decidendo quando farci nascere, in che modo, di che fattezze e soprattutto - quando diveniamo inutili - quando morire.
Questo è lo scopo ultimo.
Per questo ho messo l'immagine di Re Porsenna e Muzio Scevola in questo post: il nome Porsenna in etrusco significa "maschera", ossia lo strumento per apparire diversi da quello che si è, il mezzo per nascondere i veri propositi e i veri scopi dell'agire per evitare che i molti si accorgano di una iniquità spacciata per progresso civile. 
Servono tanti Muzio Scevola per combattere con il loro eroismo  la battaglia per la  democrazia e  per la difesa dei diritti umani!

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CONCORDIA RES PARVAE CRESCUNT