martedì 27 gennaio 2009

Divina Sapienza

Poi cominciò: "Colui che volse il sesto
a lo stremo del mondo, e dentro ad esso
distinse tanto occulto e manifesto,
non potè suo valor sì fare impresso
in tutto l'universo, che 'l suo verbo
non rimanesse in infinito eccesso."

Dante, Divina Commedia, Paradiso, Canto XIX, 40 - 45

domenica 18 gennaio 2009

La Cura dell'Anima 2.0

Quello che qui si costituisce, con questa filosofia della cura dell’anima, è ciò che farà la specificità della vita europea.

L’Europa è nata da questo motivo, vale a dire dalla cura dell’anima, ed è morta per il fatto che si è lasciata velare nuovamente nell’oblio.

L’interiorità caratteristica del cristianesimo è contenuta in Platone solo in embrione, nell’idea della libertà e della sua connessione con la finitezza, con la mortalità e della cura dell’anima.

Ma, nondimeno, da questo embrione è nata l’Europa; tutto è nato da qua”.

Jan Patočka “Platone e l’Europa

La Cura dell'Anima 1.0

La cura dell’anima è la formazione interiore della persona, è l’apprendimento della capacità di discernimento fra quello che è bene e quello che non lo è.

Pochi curano la propria anima, molti sono ossesionati da quella del proprio aspetto; l'anima è immortale, mentre l'aspetto è solo un attimo che transita per strada.

giovedì 15 gennaio 2009

Commento alla Guerra di Flaiano (la guerra di Gaza)

Ennio Flaiano è stato uno degli italiani più intelligenti e profondi del XX secolo e forse di tutti i tempi.

La lucidità lapidaria con cui captava i segni dei tempi e la mestria con cui scolpiva l'incipiente crisi (nel suo senso etimologico) della società italiana e mondiale sono per me uniche e straordinarie!

Nei due aforismi postati in precedenza, Flaino unisce la satira sulla guerra come eterna costante dell'esistenza umana all'emergere nei suoi tempi di una vulgata "pacifista" che, banalizzando, l'orrore della guerra obliterava qualsiasi seria riflessione sulle ragioni della medesima.

Flaiano, col suo aforismo sulla guerra, rovescia la prospettiva di quella descritta da De André in "La guerra di Piero" che è quasi coeva e mostra senza esitazioni il lato tragico e ironico che la guerra rappresenta.

La guerra è una cosa seria, si muore, si muore spesso invano, ma la guerra esiste ed è diffusa davvero su tutta la terra.
E' facile dire: "Sono contro la guerra! Abbasso la guerra!
Chi non sarebbe felice di vivere senza guerre.
Tuttavia da sempre e in ogni cultura gli esseri umani hanno sperimentato la guerra e il dolore che essa reca in tutti i tempi.

Mai come adesso in Occidente si è sviluppato, proprio a partire dai giorni di Flaiano, un pacifismo cinico e violento che critica e giudica sommariamente qualunque tentativo di comprendere le profonde ragioni di qualsiasi conflitto.

Nel caso della guerra di Gaza, la vicinanza dei due popoli sembra davvero giustificare l'ironia pungente del grande pescarese; tuttavia, è giusto dichiararlo, in questo conflitto siamo più in presenza di un'operazione di polizia per sgominare una banda di criminali che di una guerra nel senso proprio della parola.

In ogni conflitto le persone inermi soffrono sempre più dei combattenti e a Gaza è impossibile evitare qualsiasi conseguenza e i signori della guerra di Hamas lo sanno e "ringraziano" per i danni collaterali.

Anche questa guerra finirà; finirà quando gli stati arabi, la ANP e l'Egitto saranno certi che Hamas sarà ridimensionato, o meglio quasi distrutto, e allora, e solo allora, arriverà la pace, o meglio la tregua necessaria prima dell'arrivo della prossima tempesta!




La guerra di Gaza 4.0

La guerra è un happening, e questo spiega il successo che ha sempre avuto.

Ennio Flaiano

La guerra di Gaza 3.0

Se i popoli si conoscessero meglio si odierebbero di più.

Ennio Flaiano

mercoledì 14 gennaio 2009

Sulla dignità dell'uomo 1.0

Sulla dignità dell'uomo si detto e scritto moltissimo, ma giunge un momento in cui bisogna mettere in pratica questa "affectio" verso il nostro prossimo.
E' nella pratica quotidiana dell'amore verso il prossimo che ogni uomo trova la sua dignità e la sua ragione di esistere per sé medesimo e per i suoi simili.
Giunge un tempo in cui ciascuno di noi deve "guardarsi dentro" e agire per il bene comune, quello della comunità dove vive, dove lavora e opera: in questa azione è rinchiusa la forza che può cambiare noi stessi e chi ci circonda, pacificamente, e per sempre.
Ci muoviamo nello spazio e nel tempo su questa terra, ma anche nella dimensione affettiva e umana, nelle relazioni interpersonali con chi ci è vicino, ossia col nostro prossimo.
La dignità umana trova ragione e compimento nel comandamento dell'amore verso il prossimo e nella comprensione dei suoi limiti.
Questa è la risposta al nostro tempo, alle sue contraddizioni, alle sue follie e alle sue minacce, sempre più cupe e sempre più incombenti.
 

mercoledì 7 gennaio 2009

La guerra di Gaza 2.0 -

PF leggete con attenzione l'intervista al Card. Martino sulla crisi di Gaza.
In calce c'è un mio commento.

http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=10714


lunedì 5 gennaio 2009

Sarkozy sei un abusivo!

Sarkozy sei un abusivo.
L'incarico di presidente di turno della disUnione Europea e' fortunatamente terminato gia' da una settimana.
Bastaaa.
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domenica 4 gennaio 2009

La guerra di Gaza 1.0

Ieri notte l'esercito israeliano è entrato nella Striscia di Gaza per sviluppare la proria legittima azione difensiva nei confronti della organizzazione terrostica (riconosciuta come tale da USA e UE) Hamas.
Hamas tiene da anni in ostaggio la popolazione palestinese di Gaza (ricordiamo la liquidazione violenta e brutale dei rappresentati della Autorità Palestinese) e terrorizza quella israeliana che vive nel sud d'Israele.

In questo quadro drammatico si inserisce "il racconto curioso fuori luogo" dell'Unione Europea, da troppo tempo oscillante tra Don Chisciotte e Sancho Panza.
L'Unione Europea avrebbe due diverse posizioni in merito alla "qualificazione" dell'azione militare intrapresa da Israele in questi giorni a Gaza: c'è la posizione espressa dalla nuova presidenza di turno dell'Unione Europea e quella della vecchia.

I mass media italiani e europei (giornali radio, internet) affermano che il governo ceco - presidente di turno della UE - con le sue dichiarazioni avrebbe diviso la già divisa dis-Unione Europea.
Questa affermazione merita due osservazioni: 1) l'omologazione anti israeliana, ossia anti-occidentale, della gran parte degli operatori dei mass media europei; 2) il disprezzo immediato per chi - come la presidenza UE ceca - usa un tono moderato e il più possibile "obbiettivo" innazi a una situazione insostenibile come quella creatasi per fatto e colpa di Hamas nel sud d'Israele.


In merito dico soltanto: "C'è qualcuno che - munito di calendario A.D. 2009 - è in grado di spiegare a Nicolas Sarkozy e ai mass media europei (in questa categoria davvero UNITI) che la presidenza spetta di diritto al governo ceco e NON più al marito di Carla Bruni?

Questa è la guerra di Gaza vista dal cannocchiale della dis-Unione Europea.

Ne riparleremo presto.

CONCORDIA RES PARVAE CRESCUNT