martedì 17 novembre 2009

Morirete di sete (come Eluana)

Il Digesto di Giustinano pone nel Titolo VIII del Libro I (De divisione rerum et qualitate) una citazione del giurista romano Marciano sulla natura della proprietà dei beni naturali, tra i quali l'acqua corrente (aqua profluens) Di seguito riporto la citazione del frammento del Digesto: D. 1.8.2 pr.-1 (Marcianus libro tertio institutionum): Quaedam naturali iure communia sunt omnium, quaedam universitatis, quaedam nullius, pleraque singulorum, quae variis ex causis cuique adquiruntur. [1] Et quidem naturali iure omnium communia illa sunt: aer, aqua profluens, et mare, et per hoc litora maris.
L'acqua corrente è un bene universale e destinato a tutti senza discriminazione alcuna, gratuitamente.
I romani hanno costruito acquedotti che ancora oggi funzionano e l'esercizio di simile servizio era già allora pubblico data la sua vitale importanza nel senso più letterale del termine.
Oggi non sembra ch sia più così.
In nome di una efficenza che può essere assicurata solo dai privati, si privatizza l'acqua e quindi pochi potranno disporre (e imporre) a tutti gli italiani un balzello per non morire di sete.
Alla morte per sete questo paese è abituato e ne è in un certo senso già assuefatto, tuttavia non sembra a chi scrive sostenibile una simile vergogna.
L'acqua è vita e deve essere di tutti, senza distinzione: una simile decisione mette davvero in pericolo la libertà e l'indipendenza dei cittadini.
Dopo l'abolizione dell'ultima disposizione delle legge romana delle dodici tavole (quella ce vietava le leggi ad personam) il Parlamento Italiano abolirà anche quella citata del Digesto sulla universalità dell'accesso all'acqua.
Salviamo la democrazia e quel che resta della civiltà (si-fa-per-dire) italiana.
In basso riporto  due articoli apparsi su corriere.it e repubblica.it 
http://www.corriere.it/politica/09_novembre_17/acqua-decreto-fiducia_bd862954-d38a-11de-a0b4-00144f02aabc.shtml
 
http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/politica/salva-infrazioni/salva-infrazioni/salva-infrazioni.html

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CONCORDIA RES PARVAE CRESCUNT