mercoledì 31 dicembre 2008

O stelliferi conditor orbis

O stelliferi conditor orbis,
Qui perpetuo nixus solio
Rapido caelum turbine uersas
Legemque pati sidera cogis,
Ut nunc pleno lucida cornu
Totis fratris obuia flammis
Condat stellas luna minores,
Nunc obscuro pallida cornu
Phoebo propior lumina perdat
Et qui primae tempore noctis
Agit algentes Hesperos ortus
Solitas iterum mutet habenas
Phoebi pallens Lucifer ortu.
Tu frondifluae frigore brumae
Stringis lucem breuiore mora,
Tu cum feruida uenerit aestas
Agiles nocti diuidis horas.
Tua uis uarium temperat annum,
Ut quas Boreae spiritus aufert
Reuehat mites Zephyrus frondes,
Quaeque Arcturus semina uidit
Sirius altas urat segetes:
Nihil antiqua lege solutum
Linquit propriae stationis opus.
Omnia certo fine gubernans
Hominum solos respuis actus
Merito rector cohibere modo.
Nam cur tantas lubrica uersat
Fortuna uices? Premit insontes
Debita sceleri noxia poena,
At peruersi resident celso
Mores solio sanctaque calcant
Iniusta uice colla nocentes .
Latet obscuris condita uirtus
Clara tenebris iustusque tulit
Crimen iniqui.
Nil periuria, nil nocet ipsis
Fraus mendaci compta colore.
Sed cum libuit uiribus uti,
Quos innumeri metuunt populi
Summos gaudent subdere reges.
O iam miseras respice terras,
Quisquis rerum foedera nectis!
Operis tanti pars non uilis
Homines quatimur fortunae salo.
Rapidos, rector, comprime fluctus
Et quo caelum regis immemsum
Firma stabiles foedere terras.

TE DEUM

Te Deum laudamus:
te Dominum confitemur.
Te aeternum patrem,
omnis terra veneratur.

Tibi omnes angeli,
tibi caeli et universae potestates:
tibi cherubim et seraphim,
incessabili voce proclamant:

"Sanctus, Sanctus, Sanctus
Dominus Deus Sabaoth.
Pleni sunt caeli et terra
majestatis gloriae tuae."

Te gloriosus Apostolorum chorus,
te prophetarum laudabilis numerus,
te martyrum candidatus laudat exercitus.

Te per orbem terrarum
sancta confitetur Ecclesia,
Patrem immensae maiestatis;
venerandum tuum verum et unicum Filium;
Sanctum quoque Paraclitum Spiritum.

Tu rex gloriae, Christe.
Tu Patris sempiternus es Filius.
Tu, ad liberandum suscepturus hominem,
non horruisti Virginis uterum.
Tu, devicto mortis aculeo,
aperuisti credentibus regna caelorum.
Tu ad dexteram Dei sedes,
in gloria Patris.
Iudex crederis esse venturus.
Te ergo quaesumus, tuis famulis subveni,
quos pretioso sanguine redemisti.
Aeterna fac
cum sanctis tuis in gloria numerari.

Salvum fac populum tuum, Domine,
et benedic hereditati tuae.
Et rege eos,
et extolle illos usque in aeternum.

Per singulos dies benedicimus te;
et laudamus nomen tuum in saeculum,
et in saeculum saeculi.

Dignare, Domine, die isto
sine peccato nos custodire.
Miserere nostri, Domine,
miserere nostri.

Fiat misericordia tua, Domine, super nos,
quem ad modum speravimus in te.
In te, Domine, speravi:
non confundar in aeternum.

Buon Anno!

domenica 21 dicembre 2008

BUON NATALE!

"Ad ogni essere umano, dal concepimento alla morte naturale, va riconosciuta la dignità di persona."

 

Tratto dall’Istruzione "Dignitas personae. Su alcune questioni di bioetica"

mercoledì 17 dicembre 2008

Eluana e il partito della puntura 2.0

In precedenza abbiamo scritto sul dovere di essere "ottimisti" per decreto (vedi post del 25/11/08) e sul c.d. "partito della puntura" (vedi post del 15/11/08).
Nell'imminenza dell'epilogo della vicenda umana di Eluana Enghelaro (assurta a simbolo di una campagna mediatica atroce e a volte disgustosa), voglio fare chiarezza una volta per tutte circa l'ordine delle cose.
Siamo in presenza di una persona che sta vivendo un diversa forma di vita, è viva, sì è viva anche con l'aiuto delle macchine e dell'alimentazione meccanica.
Questa persona ha la stessa dignità che ho io e che ha chi legge questo post.
Questa persona ha lo stesso diritto di vivere la vita come faccio io e come fate voi.
Questa persona - finché Dio lo vorrà - vivrà: questa vale per me e per voi lettori!
Per questi motivi, la morte per fame e sete non è accettabile; essa è una condanna a morte medioevale, da Conte Ugolino!
Chi vuole questa soppressione (usiamo un termine veterinario) vuole che ogni persona sia soggetta a un principio economicistico; questo principio ha giudato progressivamente il mondo occidentale dall'Epoca dei Lumi ai giorni nostri, causando catastrofi, scaigure e continue guerre in nome e della Libertà, dell'Uguaglianza e - udite udite - della Fratellanza (a questo proposito v'invito a leggere il post "La pratica quotidiana dell'omicidio" del 24/7/2008)!
Questo sistema socio economico è evidente ormai NON regge più innanzi alle fin troppe contraddizioni che stanno emergendo nel suo stesso seno.
Inoltre, la progressiva emersione di culture diverse da quelle d'ispirazione occidentale determina una accellerazione dello sfaldamento delle "sicurezze dogmatiche" dell'illuminismo.
Il filosofo francese Carat chiaramente ammette dal suo punto di vista scientista-illuminista il fallimento del progetto dei Lumi.
L'apostasia dal Dio giudaico-cristiano, il rifiuto netto delle "radici cristiane" dell'Europa provocano rapidamente lo sfascio delle società post-illuministe e per quanto concerne la vita pubblica, determinano lo svotamento della democrazione, trasformando gli stati del XXI in burocrazie tecnocratiche, dove la CONTABILITA' soppianta qualsiasi valore.
In questa gestione contabile, Eluana e "quelli-come-Eluana" sono di troppo, come (uso apposta un termine violento) i matti, i cieci, gli storpi, i sordi e soprattutto i  "poveracci": chi versa in queste condizioni fisiche e/o economiche cessa di essere persona umana creata a immagine del DIO di Israele e dei Cristiani, ma diventa un intralcio, l'ennesima pratica della contabilità sociale, UN COSTO tremendo per coloro i quali - lo apprendiamo in questi giorni - hanno RUBATO miliardi di euro indisturbati e pretendono di decidere ancora delle sorti del mondo intero e della vita mia, tua e di quella di Eluana.
Ecco perché Eluana deve morire; è un prodotto difettoso, da rottamare per il "suo bene".
Sta scritto NON UCCIDERE e questo comandamento deve essere rispettato sempre, ovunque.
Innanzi a questo squallore non si puà essere ottimisti, neanche per decreto.


domenica 7 dicembre 2008

"Perchè dobbiamo dirci Cristiani" di Marcello Pera

Marcello Pera ha pubblicato recentemente il suo nuovo studio intitolato "Perché dobbiamo dirci Cristiani".

La rivista "Tempi" ha intervistato Marcello Pera.

In calce, riporto in questo post un brano tratto dall'intervista rilasciata da Marcello Pera a Emanuele Boffi del settimanale "Tempi" del 1/12/2008 che reputo interessantissima per illustare la tendenza fondamentale del nostro tempo che cancella qualsiasi immagine divina dalla nostra esistenza conseguente alla degenerazione del progetto illuminista di vivere senza Dio.

Questa perversione collettiva è una pratica quotidiana che mostra palese ostilità a tutti coloro i quali credono nella potenza salvifica di Nostro Signore.

Non si tratta di un sintomo - come alcuni corifei del totalitarismo illuminista - di un "superamento", o dell'avvento di una società post-cristiana, MA di un sistematico dileggio di quanto fa diretto, o indiretto riferimento alla Civiltà Cristiana, non solo come fatto storico, MA anche e soprattutto come proposta di Civiltà dell'Amore, che il razionalismo post-illuminista glorifica nelle istituzioni ad esso preposte quali ONU e Unione Europea.

Senza una risemantizzazione della laicità non troveremo un approdo stabile e sicuro e la "crisi" che finalmente ci attraversa mostrerà il suo lato più occulto avente come caretteristica più notevole il definitivo cedimento etico della società occidentale.

La contemplazione del "trono vuoto", libero da Dio, così caro agli illuministi si manifesta in questo frangente attraverso un libertinismo sfrenato e confuso, sia nei rapporti interpersonali, sia in quelli economici: da qui deriva la catastrofe attuale il cui unico antidoto risiede nella consapevolezza di avere delle radici profonde e sicure nell'eredità giudaico-cristiana per costruire su di esse "una nuova esistenza".

Domanda Giornalista: Lei scrive che l'idea illuminista di vivere "come se Dio non esistesse" non dà frutti. Mentre accogliere la sfida di Benedetto XVI a vivere "come se Dio esistesse" darebbe all'uomo contemporaneo una speranza che il nichilismo e il relativismo hanno finito per soffocare. Si spinge anche oltre e dice che noi "dobbiamo" vivere come se Dio esistesse. Che non si debba solo credere "che", ma credere "in". Come questo dovere non sconfina nell'imposizione? Come si preserva la libertà personale? 

Risposta Marcello Pera: C'è una distinzione importante che non deve essere perduta. Credere "che" è diverso da credere "in". Credo che il cristianesimo sia la fonte della nostra migliore civiltà, che le virtù cristiane siano le migliori per la vita individuale e collettiva, che l'idea dell'unità di tutto il genere umano perchè figlio di Dio ha prodotto le migliori conquiste civili, eccetera. Chi crede "in", fa un passo oltre: crede in una Persona, ha esperienza di un incontro, avverte una presenza. Costui è il credente in senso stretto, l'uomo di fede. Credere "che" è indispensabile, è uno sforzo che ciascuno deve fare, ma il credere "in" è un atto di grazia, che non dipende da alcuno sforzo intellettuale. Per il credente, Cristo si dà, si manifesta, si incontra, non si prova o argomenta. à necessario però che chi si limita al solo credere "che" non chiuda la porta al credere "in", non lo consideri un atto irrazionale o impossibile. Il messaggio di Pascal o di Kant consiste proprio nell'apertura al credere "in"

..... marxista....

Non vorrei mai far parte di un club che accetti fra i suoi membri un tipo come me!
Groucho Marx

lunedì 1 dicembre 2008

Voglio avere torto

Come più volte ho sottolineato in questo blog, voglio avere torto.

ciò che penso

Il nuovo Presidente degli Stati Uniti ha praticamente finito di formare la nuova amministrazione e il giudizio a caldo deve essere durissimo e molto negativo, giacchè ripropone il problema di tutte le democrazie occidentali: l'impossibilità di un vero cambiamento.

Il risultato per quanto concerne la "nuova" (sic!) amministrazione americana è così evidente che un dicastero chiave, quello della difesa, avrà lo stesso ministro proveniente dalla tanto esecrata amministrazione Bush e per fortuna lo slogan elettorale del "nuovo-che-avanza" era "Change", cambiamento.....

La scelta elettorale non può essere ogni volta sistematicamente tradita: gli elettori NON sono degli spettatori passivi, incapaci di qualsiasi capacità critica.

La novità non è rappresentata dalla cooptazione sistematica di ex avversari politici, o addirittura ministri di un governo contro il quale si spesa un'intera campagna elettorale da settecento milioni di dollari!

Mentre il popolo sovrano perdeva le case per colpa di quelli-che-sono-scappati-con-la-cassa, il "nuovo" presidente nominava come suo consigliere personale un ex amministratore di una banca specializzata in mutui per la casa che era stata da poco nazionalizzata, rendendo così gli Stati Uniti il terzo paese più comunista del mondo, dopo la Corea del Nord e la Cina (ancora per poco)!

Non è più sufficiente parlare di emersione delle contraddizioni: questa degenerazione distruggerà tutto il sistema sociale, politico ed economico del c.d. mondo occidentale.

Non regge a qualsiasi giustificazione di qualunque genere un'amministrazione che rappresenta la coalizione dei "naufraghi" del sistema del libero mercato del lavoro altrui, che massimizza per sé i profitti, e, in caso di perdite, le socializza!

Nei prossimi quattro anni di questa "nuova" presidenza assiteremo a un crescendo di eventi incontrollabili  e incontrollati che travolgeranno con una crisi internazionale senza precedenti questo stato di cose, ma almeno per chi sopravviverà ci sarà il cambiamento. 

mercoledì 26 novembre 2008

..... Karadzic 2.0 e il processo di Kafka

..... a proposito ..... che fine ha fatto il signor K?

..... i media si scordati di lui affinché lui stesso dimentichi?

E il "processo"?

Spero che signor K abbia buona memoria ...... e anche buona salute......

 

Socialcard

PF visitate il sito www.bnk209.it  il mio sito www.stlm.it e il mio blog www.avvocatomorini.blogspot.com potrete capire chi siamo e cosa facciamo.

 

Radio 24 è una  delle poche fonti che parla chiaramente delle dimensioni e delle conseguenze del tutto ignote della c.d. “crisi finanziaria”!

 

Mi occupo da anni di consumerismo e vedo già ora la catastrofe divorare persone fisiche e PMI.

 

La social card NON è nemmeno un palliativo, giacché le cure palliative leniscono almeno il dolore di chi è versa in stato terminale, nel nostro caso non otterranno nessun risultato se non quello di fare aumentare l’esasperazione dei beneficiari.

Conosco una donna di 78 anni, sola al mondo che NON mangia alcuni giorni per pagare l’affitto!

 

Occorrono misure eccezionali che aiutino davvero chi è in difficoltà, altrimenti la social card rischia solo di essere la brioche di Maria Antonietta (solo che ora la situazione è molto più grave di allora)!!!

 

Grazie per l’attenzione e sono pronto a parlare con lei in merito per essere più dettagliato.

 

Avv. Mario Umberto Morini

www.stlm.it

martedì 25 novembre 2008

CONCORDIA

CONCORDIA RES PARVAE CRESCUNT

Opposizione crociana 3.0

Serve subito un opposizione crociana perché i plebisciti catodici che eleggono reginetto di turno NON possono supplire a un ragionamento diffuso sui nostri tempi e sulle conseguenze che eventi rapidissimi possono determinare anche e soprattutto nella vita di tutti giorni, sì proprio in quella di chi guarda la televisione in versione "dark room de noartri"!

Serve subito opposizione crociana perché chiunque può essere candidato al "Parlatorio Europeo" perché "ha bucato" lo schermo televisivo e può "portare voti" alla causa della sopravvivenza politica.
Innanzi a simili proclami, tutto diventa plausibile, anche il cavallo di Caligola che fu eretto senatore dal suo padrone e nemmeno è più possibile stracciarsi le vesti se un Ministro della Repubblica "ha fatto dei calendari".

Serve subito un opposizione crociana perché credo nella dignità dell'uomo e nella sua peculiare e unica possibilità di determinare il proprio destino a prescindere dal sesso, dalla razza, dalla lingua, dalla religione e dall'orientamento sessuale.

Serve fede e ragione per opporsi a questo scempio.

OTTIMISTI BEN INFORMATI

Viviamo momenti di una crisi nuova, epocale, come piace dire a molti.

Innanzi a una "cosa nuova" diverse possono essere le reazioni delle persone, ma mai avrei immaginato di ascoltare un'esortazione all'ottimismo per decreto miniteriale!

Il grande scrittore portoghese Mario de Sà Carneiro, morto giovane, come chi piace agli dei, soleva affermare che non esiste la figura del pessimista, e che la sola distinzione è quella che passa tra l'ottimista ben informato e quello che non lo è.  

In stretta conseguenza di simile criterio, chi ci esorta in questi frangenti ad essere ottimisti per decreto ministeriale sarebbe un ottimista "mal informato"!

Purtroppo per noi, simile persona determina grandemente le sorti delle nostre vite, o almeno, così lui crede.



OTTIMISTI BEN INFORMATI

NON ESISTONO I PESSIMISTI, ESISTONO GLI OTTIMISTI E GLI OTTIMISTI BEN INFORMATI!

Mário de Sá-Carneiro

domenica 16 novembre 2008

Opposizione crociana 2.0

Serve un'opposizione "crociana", subito, prima che la stupidità, la frivolezza della sedicente opposizione distruggano ogni speranza di avere un vaglio critico ragionevole.

Serve un'opposizone crociana perché la malafede e la malvagità di opportunisti e voltagabbana non appartiene a chi ascolta per poi rispondere, a chi legge per poi disquisire, a chi scrive per poi essere letto dall'avversario!

Nulla di tutto questo sta accadendo, e il nostro paese scivola nell'inerzia causata da chi NON è degno di contrastrare la deriva e il declino in cui viviamo da troppi anni.

Serve coraggio e buon senso: né l'uno, né l'altro si comprano al supermercato!

sabato 15 novembre 2008

GPDMDHD

Nec certam sedem, nec propriam faciem, nec munus ullum peculiare tibi dedimus, o Adam, ut quam sedem, quam faciem, quae munera tute optaveris, ea, pro voto, pro tua sententia, habeas et possideas. 

Giovanni Pico della Mirandola, "De hominis dignitate" n. 18

Eluana e il partito della puntura

Sul merito della questione Eluana, credo che il confronto sia quello tra il partito della dignità umana e quello della puntura.
Eluana è una persona umana e come tale ha la stessa dignità che hai tu ed io.
Quelli del partito della puntura, sono gli stessi che in questi giorni sono scappati con la cassa e che ora reclamano il salvataggio delle loro imprese finanziarie folli, sono quelli che voglio la socializzazione delle perdite!
E' la concezione economicistica dell'uomo che sta emergendo e sta facendo scempio di tutto: dalla finanza, alla medicina al diritto o, meglio, sdiritto!
Nel Medio Evo crudeli punizioni prevedevano - come per il Conte Ugolino di dantesca memoria - la condanna a morte per fame e per sete: vi suona familiare?
Il vero scopo della vicenda di Eluana è solo economico: assistere una persona per molti anni costa un sacco di soldi, quindi, usando la leva umanitaria, si introduce il concetto di eutanasia, definita proprio dolce morte, proprio per "risparmiare".
In parole povere, caro lettore, tu hai un cartellino, meglio un codice a barre, sulla testa e quando la merce scade la si butta o la si ricicla (vedi il problema dei "pezzi di ricambio umani").
Tutto questo per la visione economicistica del mondo, quella che sta distruggendo l'ambiente e la vita di milioni di persone.
E'  tempo di dire BASTA e di comprendere che siamo davvero tutti uguali per la nostra stessa ragione di appartenere alla razza umana.
La piccola vita come quella di Eluana, può essere la tua vita, la mia vita e l'amore che abbiamo per essa non deve cessare MAI, soprattutto innanzi alla morte e anche solo per questo motivo, Eluana deve  vivere!

Grazie

Desidero pubblicamente ringraziare Maurizio Foschi per avermi invitato a partecipare alla sua nuova iniziativa Milano Pensa www.milanopensa.it
Ringrazio di cuore tutti coloro i quali sono intervenuti per ascoltarmi.
Spero di incontrarvi presto e di conversare ancora con voi.
Cordialmente,
Mario Umberto Morini

domenica 9 novembre 2008

Il consumatore è un essere umano?
Probabilmente è una categoria sostitutiva del proletariato in una società postfordista e ne è in un certo qual senso un discendente nell'evoluzione darwiniana della teoria economica.
La parola consumatore ha ancora un valore? Io penso di no.
La folle rincorsa del mercato alla ricerca del cliente ha prodotto un grave alienazione del medesimo con il conseguente altissimo rischio di dimenticare sia il cliente sia l'organizzazione di mercato lo sostiene.
Questa alienazione produrrà di sicuro una sua ricaduta sul piano giuridico indebolendo la figura di riferimento del "consumatore" e del produttore-professionista: si rischia di mancare il bersaglio nelle politiche di controllo e di sostegno del mercato medesimo.
Fino ad ora, alcuni giuristi possedevano una buona formazione economica che permetteva loro di leggere e interpretare e adattare sul piano giuridico i momenti salienti dell'economia.
Oggi non è più così.
Il "Re" è il marketing nelle sua accezione delle sue infinite sfaccettature e nicchie che rendono di conseguenza inapplicabili i "vecchi" concetti della teoria economica utilizzati fino a ora nel sostegno del consumatore.
I realtà è lo stesso "marketing" (uso questa parola nel significato più ampio ed più ambiguo) che plasma il consumatore, che lo forma sin dall'inizio della sua vita.
Non siamo in presenza di "prodotti" lanciati sul mercato per il consumatore, MA del mercato creato per il consumatore, intorno al consumatore, operando in tale maniera la parola "consumatore" perde di significato.

L'unica soluzione a questo problema di forte ricaduta giuridica è risemantizzare il valore della persona umana come cittadino portatore di diritti inalienabili, sanciti nella Costituzione  e nelle Convenioni Internazionali. 

Il termine consumatore, un po' per lo sviluppo impietoso del mercato totale, un po' per l'attività delle imprese volta a prevenire controversie, è stato abusato e, in fondo in fondo, manipolato, proprio per evidenti scopi "difensivi".

L'abilità e l'esperienza delle imprese e del mercato totale fanno sì che le sfumature giuridiche che ruotano intorno al "consumatore" possono essere riassorbite presso altre categorie, vanificando - perché lo dividono - il più vasto campo d'azione di chi si occupa della tutela del cittadino (che è anche consumatore).

In prossimo futuro queste contraddizioni emergeranno con maggiore evidenza sotto la spinta "dei marketing" che spariglieranno l'intera teoria socio economica del "consumatore e della sua tutela".

Infatti, sia l'aspetto del diritto positivo, sia quello della sua applicazione, sono già stai resi statici e imbalsamati nel Codice del Consumo, una sorta di "enciclopedia" del diritto del consumatore che - messa in competetizione - con il turbomarketing rende già ora l'effettiva tutela del diritto del consumatore.

A mio giudizio l'unico sbocco per la soluzione delle controversie consumeristiche passa attraverso la tutela giurisdizionale consumeristica con sezioni specializzate e con un rito processuale ridotto all'osso e con poteri rafforzati investigativi in capo al giudice.


Opposizione crociana 1.0

Serve subito un'opposizione "crociana" - ossia di ragione - perché non si senta più ragliare il prepotente di turno che innanzi alla sua impudicizia la soddisfa se gli "punge una qualche beltà!"

..... Karadzic

...... a proposito ..... che fine ha fatto il signor K?
..... i media si scordati di lui affinché lui stesso dimentichi?
E il "processo"?
Spero che signor K abbia buona memoria ...... e anche buona salute...... 

Viva il Darfur!

Dopo l'euforia di questi giorni, qualcuno si ricorda del DARFUR?
Ma soprattutto Qualcuno farà qualcosa per il DARFUR?
Speriamo.

mercoledì 5 novembre 2008

SILENZIO ASSORDANTE

SILENZIO ASSORDANTE.
OGGI E' GIORNATA DA PASSARE IN SILENZIO A MEDITARE E MENTRE TUTTI FANNO BACCANO, IO STO ZITTO E PENSO.
IO NON PARTECIPO.

giovedì 30 ottobre 2008

Commento ai due precedenti post

Ho appena pubblicato due post significativi, il primo di Ennio Flaiano, a mio parere il più grande scrittore italiano della seconda metà del XX° secolo, il secondo è il testo del rapper Fabri Fibra, dal luminoso XXI° secolo.

I due testi hanno in comune una dote rara "in Italia": l'odio per l'ipocrisia che - insieme alla arroganza - sono i due connotati caratteristici degli italiani, ieri come oggi!

Chi non ha il coraggio d'esporsi, chi corre in soccorso del vincitore (sempre Flaiano) appartiene alla c.d. Maggioranza Silenziosa e ovviamante si lamenta di vivere nel paese delle mezze verità!

Che cosa era la c.d Maggioranza Silenziosa?
Fu un movimento "spontaneo" che aveva come compito il tentativo di sbarrare la strada al cambiamento in atto nella società italiana, erroneamente definito come il sessantotto.
Ovviamente di spontaneo non v'era nulla, eccetto che per avere contribuito a far alzare il livello dello scontro in atto nella società tra istanze riformiste (in tutte le loro anime, anche le più dure) e coloro i quali volevamo continuare a vivere di mezze verità.

Ai voi l'ardua risposta!

In Italia

Ci sono cose che nessuno ti dirà ci sono cose che nessuno ti darà sei nato e morto qua nato e morto qua nato nel paese delle mezze verità.

Fabri Fibra – “In Italia”

Minoranza Silenziosa

"Ahi serva Italia, di dolore ostello
nave senza nocchiere in gran tempesta
non donna di province, ma bordello!"

(Divina Comedia - Purgatorio, Canto VI, 76/78)

Di fronte a questo inaccetabile stato di cose, dove i diritti dei cittadini e di diritti umani sono palesemente violati, di fronte alle reciproche volgarità, offese e insulti da "bordello" serve un'opposizione crociana.

Serve un'opposizione "crociana", un'opposizione di ragione, un'opposizione totale e culturale a ciò che l'Italia è diventata e sta diventando: il luogo dell'intolleranza e del fai-da-te etico e politico.

Serve un'opposizione "crociana" per i diritti umani e civili dei cittadini, a partire dal loro diritto ad essere informati e, quindi, a potere scegliere liberamente, da esseri umani .

Serve un'opposizione "crociana" per sviluppare una società giusta, ossia una società che opera per INCLUDERE il proprio prossimo, qualunque esso sia.

Quando nel 2008 si sente ancora parlare di "MAGGIORANZA SILENZIOSA", serve subito un'opposizione "crociana" per non sentir più ragliare il prepotente di turno che innanzi alla sua impudicizia senile la soddisfa se gli "punge una qualche beltà!"

domenica 21 settembre 2008

AMA IL PROSSIMO TUO COME TE STESSO!



Questi uomini così diversi tra loro per storia, religione e cultura hanno cambiato il "nostro" mondo soltanto con la pratica quotidiana dell'amore verso il prossimo e il ripudio di ogni violenza.

giovedì 4 settembre 2008

Antonio Rosmini




"L'orazione è di tutte le filosofie la più sublime, di tutte le scienze la più istruttiva."

Antonio Rosmini (1797 - 1855)

....... e voi che fate?

lunedì 1 settembre 2008

Voglio avere torto!


In un mondo dove tutti vogliono avere ragione a tutti i costi, io voglio avere torto!

sabato 30 agosto 2008

Un pessimo inizio.

Non voglio dissertare su aspetti meramente procedurali, MA, apprendere che il signor Radovan Karadzic non conosca ancora tutti i capi d'imputazione è molto grave e senza scuse.
I processi penali NON si celebrano così.
Da sempre, i tuoi pari di giudicano sulla base di accuse (più o meno fondate) chiare ed espresse innanzi all'imputato.
Ieri, Karadzic NON ha parlato e, di conseguenza, non ha pronunziato la sua NON COLPEVOLEZZA: come avrebbe potuto farlo se non consoceva tutte le accuse e, aggiungo, tutte le prove contro di lui?
Se per far giustizia si devono commetterne delle altre questo è doppiamente ingiusto!
Se desideriamo che la legge sia rispettata, dobbiamo per primi conoscerla e rispettarla, altrimenti tutto è vano e persone come Karadzic si potranno facilmente "difendere", lamentandosi a loro volta d'essere vittime di un'ingiustizia.
E' un pessimo inizio.

giovedì 28 agosto 2008

Eternità


Un giorno o un secolo sono la stessa cosa per Nostro Signore.

mercoledì 27 agosto 2008

NESSUN BENE VIENE DALLA VIOLENZA


NESSUN BENE VIENE DALLA VIOLENZA!

CHI LA FA, L'ASPETTI!

Parte I
KOSSOVO 1999
Avete presente come fu "festeggiato" il sessantesimo anniversario del bombardamento nazista di Belgrado?
Ve lo ricordo io: una valanga di bombe sganciate da tedeschi (e non solo) su Belgrado.
MOTIVO: il Kossovo.
Il tiranello di turno aveva fatto il prepotente coi suoi cittadini ribelli kossovari e un grande amico era intervenuto per "liberare" i poveri kosovari.
Pochi mesi fa il Kossovo ha proclamato la sua indipendenza dalla Serbia e nessuno nel c.d. Occidente si è scandalizzato, né ha obbiettato qualcosa.
Nessuno.

Parte II
CAUCASO 2008
Nove anni dopo, "a campi invertiti" è successo lo stesso.
Il tiranello di turno fa il prepotente coi suoi cittaddini ribelli abkazi e osseti e - anche in questa occasione - un grande amico interviene e "libera" i poveri abkazi e osseti!
L'Ossezia e l'Abkazia secedono, proclamano l'indipendenza e sono riconosciute dalla Russia.
Tragedia!
Tutti si stracciano le vesti in Occidente.


In realtà, a guardare bene, è accadura la stessa cosa, proprio la stessa, e, solo chi è davvero in MALAFEDE può avanzare obiezioni.

Il diritto internazionale è stato massacrato durante gli ultimi cento anni, mediante violazioni continue che sarebbe impossibile documentare completamente.

CHI LA FA L'ASPETTI, verrebbe da dire, se non fosse per l'entitò delle tragedie che riducono proprio i c.d. oppressi, kosovari, abkazi e osseti a proprietà del più forte, che, a torto, con la violenza, tende a imporre la propria (sic!) volontà.

Questo episodio è l'ulteriore sviluppo di quanto di recente è accaduto in seguito alla disgragazione dell'"Antico Ordine Mondiale", grazie alla dabbenaggine di chi pretende di potere "controllare" gli sviluppi e le conseguenze a suo piacere.

Non è così per me.
Nessun bene proviene dalla violenza.

Un ordine mondiale "giusto" parte dalla giusta distribuzione di tutte le risorse di questo mondo, a favore di tutti e senza esclusioni.

Anche questa è un'idea come un'altra!

venerdì 22 agosto 2008

.... dimenticavo

........ scusate, dimenticavo: quello che vale per il Darfur è sempre valido per la Cina in Tibet, dove la mattanza continua. Come in Darfur.
Purtroppo è tutto vero.

Viva il Darfur! (pecunia non olet)

Una grande società cooperativa italiana ha realizzato un grande albergo nel centro della capitale del Sudan, Khartum.
L'albergo è stato inaugurato dal presidente del Sudan, quello ricercato dal Tribunale dell'Aja per genocidio.
I nostri imprenditori cooperativi hanno così preso i soldi e stretto la mano a simile galantuomo.
Quale sarà il "prossimo incarico" della valentissima cooperativa?
Forse la realizzazione del complesso monumentale dedicato a Mladic & Karadzic in Serbia?


Pecunia non olet.

Viva il Darfur!

N I E N T E

N I E N T E.

mercoledì 20 agosto 2008

Hrabal

Tutti vorremmo, chi più chi meno, servire alla tavola del mondo il Re d'Inghilterra.
(Mario Umberto Morini).

Eternità

Innanzi a Dio,
un giorno o cento anni sono la stessa cosa.

venerdì 15 agosto 2008

Free Tibet!

Free Tibet = Free China

Buon Ferragosto!

Innanzi alle piccole e grandi discordie, mi viene facile dire che basterebbe un piccolo sforzo per vivere in concordia sia le nostre vite sia i contesti internazionali: basta una buona parola, anzi l'ascolto della Parola, la sola che ci farà liberi.

Oggi invece NON e' permesso nemmeno dissentire, né esprimere la propria critica verso un panorama etico appiattito e un orizzonte umano ristretto per "decreto ministeriale".

Sono ancora qui a pensare che l'uomo è il valore in sè e che la vita umana deve essere sempre accettata per quello che è: unica, preziosa, irrinunziabile.

Per me ogni persona è un'opportunità, un modo di essere diverso ed uguale al mio nello stesso tempo.

Per favore pensateci.

Buon Ferragosto a voi tutti!

giovedì 24 luglio 2008

www.anilda.org

Il 26 marzo 2008 è nata ANILDA, Associazione Nazionale per l'Integrazione Lavorativa e l'emancipazione di giovani Diversamente Abili.

Sono socio fondatore e consigliere della neonata associazione e invito tutti a visitare il sito per maggiori informazioni.
Questo blog, sui diritti umani NON poteva non dare spazio alle storie di difficoltà e di discriminazione delle persone diversamente abili.

Seguiremo da vicino tutte le iniziative e daremo spazio a commenti in merito.

www.anilda.org

http://www.anilda.org/Home/tabid/36/language/it-IT/Default.aspx

La pratica quotidiana dell’omicidio

L'Europa dei diritti umani ha marcato tristemente la sua storia e quella del mondo proprio sul sangue degli innocenti, discriminati e uccisi a migliaia solo perché "DIVERSI".

L'Europa dei diritti umani NON è riuscita, né riesce, a far cessare questo flusso continuo omicida, in tutto il mondo: se si desidera accreditarsi come guida nella promozione dei diritti umani, occorre più coraggio e intraprendenza nell'affermarli in concreto ovunque di presti la bisogna e, soprattutto, a QUALUNQUE COSTO.

Di seguito elenco cinque voci tratte dalle Wikipedia italiana come esempi e che descrivono molto bene ciò che stato non solo di recente, ma che testimonia la pratica quotidiana dell'omicidio.


 

A SOLO TITOLO D'ESEMPIO ALLEGO QUESTE VOCI SCELTE "A CASO".

Avvertenza: chi nega i fatti quanto sotto descritti è complice dei Karadzic di ieri e di oggi, leggi ad esempio il genocidio in atto in Darfur.


 

http://it.wikipedia.org/wiki/Genocidio_del_Ruanda circa nello stesso momento in cui il Dott. Karadzic operava in Bosnia, in Africa, in Ruanda, accadeva qualcosa di simile e molto più grande nel numero delle persone coinvolte.


 

http://it.wikipedia.org/wiki/Guerre_di_Vandea#Contesto_storico Questo ricorda che la Francia dei diritti umani si è macchiata della vergogna dell'uccisone di migliaia di cittadini francesi, rei di non pensarla come avevano decretato i filosofi della libertà, dell'uguaglianza e della fratellanza! Anche qui spiccano parecchi ascendenti del Karadzic….soprattutto nella pervicacia del metodo criminale.


 

http://it.wikipedia.org/wiki/Foibe#Uso_delle_foibe_prima_della_seconda_guerra_mondiale Questo link rimanda alla prima pulizia etnica dell'area balcanica organizzata anch'essa scientificamente da un certo Tito, capo comunista jugoslavo, anch'esso "un campione della libertà"……


 

http://it.wikipedia.org/wiki/Genocidio_degli_Armeni Questo link fa comprendere che la religione è una fonte di discriminazione e di odio, come quello razziale. Credo che si debba seriamente riflettere su questo aspetto. Vedi anche il caso odierno del Darfur.


 

http://it.wikipedia.org/wiki/Kampuchea_Democratica#Fine_dell.27utopia:_il_genocidio_cambogiano

Per ultimo dimenticavo il caro Pol Pot, morto purtroppo nel suo letto, dopo avere fatto uccidere centinaia di migliaia di persone anche solo perché portavano gli occhiali (raro esempio di eugenetica oftalmica)…. Ricordo che in Italia nessuno ne parlava quasi nessuno….


 

Come vedete la follia di Caino verso suo fratello non ha limite temporale, né spaziale.

Vogliamo continuare ad essere i discendenti di un assassino, o cambiare i nostri cuori e le nostri menti semplicemente accettando ed amando il nostro prossimo per quello che è, coi suoi limiti e coi sui difetti?

E' così difficile?


 

martedì 22 luglio 2008

COMMENTO ALLA BELLA NOTIZIA.

Il dottor Karadzic è stato arrestato mentre tornava a casa sua, a Belgrado dopo tredici anni di latitanza.

La domanda è semplice: perché solo ora?

Questo uomo girava indisturbato per Belgrado e nessuno ha fatto nulla per catturarlo per tredici anni!

Sarebbe opportuno ricercare anche chi lo ha protetto per tutto questo tempo: il dottor Karadzic, come il suo collega dottor Ayman al-Zawāhirī, è responsabile della morte di migliaia di persone!

RICORDIAMOLO!

….. ma soprattutto ricordiamo le loro vittime innocenti.

UNA BELLA NOTIZIA!

HANNO ARRESTATO A BELGRADO RADOVAN KARADZIC! EWWIWA!

mercoledì 16 luglio 2008

UN’IDEA COME UN’ ALTRA

Dal 6 al 24 di agosto 2008 si celebreranno i Giochi della XXIX Olimpiade a Pechino, Cina, terra famosa per la grande attenzione ai diritti umani.

Da più parti si è parlato di boicottare la c.d. "Cerimonia d'Apertura" dei Giochi e addirittura gli stessi giochi.

Naturalmente, dato lo scarso peso internazionale della nazione ospitante i Giochi Olimpici, nessuno ha dato corso ai bellicosi proclami. Sono delle tigri di carta!

I soliti sciocchi dei diritti umani, sì quelli che ci credono sempre, sono rimasti soli.

Ricordo che le XXIX Olimpiadi arriveranno nelle nostre case attraverso i giornali, le riviste, la televisione e via internet.

In pratica, tra breve, saremo attratti dalle gesta eroiche dei nostri novelli Marco Polo e così tutti "vedremo" le meraviglie della Cina, pardon del Catai!

Propongo di non interessarsi alle XXIX Olimpiadi di Pechino, evitando di seguirle su qualunque supporto, cartaceo, radiofonico, televisivo, informatico.

Questa è l'unica forma di possibile boicottaggio che hanno gli attivisti dei diritti civili e umani per affermare la centralità della persona umana e dei suoi diritti fondamentali in senso universale.

Questa è un'idea come un'altra.

martedì 15 luglio 2008

Voglio avere torto!

In un mondo dove tutti vogliono avere ragione, io voglio avere torto!

giovedì 10 luglio 2008

Ma il consumatore è un essere umano?

Il consumatore è un essere umano?

Probabilmente è una categoria sostitutiva del proletariato in una società postfordista e ne è in un certo qual senso un discendente nell'evoluzione darwiniana della teoria economica.
La parola cosumatore ha ancora un valore?
Io penso di no.
La folle rincorsa del mercato alla ricerca del cliente ha prodotto un grave alienzione del medesimo e - in tale caso - è altissimo il rischio di perdere di vista sia il cliente sia l'orizzonte del marketing che lo sostiene.
Questa alienazione produrrà di sicuro una sua ricaduta sul piano giuridico indebolendo la figura di riferimento del "consumatore" e del produttore-professionista.
Si rischia di mancare il bersaglio nelle politiche di controllo e di sostegno del mercato medesimo.
Fino ad ora, alcuni giuristi possedevano una buona formazione economica che permetteva loro di leggere e interpretare e adattare sul piano giuridico i momenti salienti dell'economia.
Oggi non è più così.
Il "Re" è il marketing nelle sua accezione delle sue infinite sfaccettature e nicchie che rendono di conseguenza inapplicabili i "vecchi" concetti utilizzati fino a ora nel sostegno del consumatore.
I realtà è lo stesso "marketing" (uso questa parola nel significato più ampio ed più ambiguo) che plasma il consumatore, che lo forma sin dall'inizio.
NOn siamo in presenza di "prodotti" lanciati sul mercato per il consumatore, MA del mercato creato per il consumatore, intorno al consumatore.
Così facendo la parola "consumatore" perde di significato.
L'unica soluzione a questo problema di forte ricaduta giuridica è fissare ancora la persona umana come cittadino portatore di diritti inalienabili.
IL termine consumatore, un po' per lo sviluppo impietoso del mercato totale, un po' per l'attività delle imprese volta a prevenire controversie, è stato abusato e in fondo in fondo manipolato, proprio per evidenti scopi "difensivi".
L'abilità e l'esperienza delle imprese e del mercato totale fanno sì che le sfumature giuridiche che ruotano intormo al "consumatore" possono essere riassorbite presso altre categorie, vanificando - perché lo dividono - il più vasto campo d'azione di chi si occupa della tutela del cittadino (che è anche consumatore).

In prossimo futuro queste contraddizzioni emergeranno con maggiore evidenza sotto la spinta "dei marketing" che spariglieranno l'intera teoria socio economica del "consumatore e della sua tutela".

NIENTE

NIENTE.

mercoledì 9 luglio 2008

Per un'opposizione "crociana"

Mai come oggi valgono le parole di Dante per descrivere l'Italia:

"Ahi serva Italia, di dolore ostello
nave senza nocchiere in gran tempesta
non donna di province, ma bordello!"

(Divina Comedia - Purgatorio, Canto VI, 76/78)

Di fronte a questo inaccetabile stato di cose, dove i diritti dei cittadini e di diritti umani sono palesemente violati, di fronte alle reciproche volgarità, offese e insulti da "bordello" serve un'opposizione crociana.

Serve un'opposizione "crociana", un'opposizione di ragione, un'opposizione totale e culturale a ciò che l'Italia è diventata e sta diventando: il luogo dell'intolleranza e del fai-da-te etico e politico.

Serve un'opposizione "crociana" per i diritti umani e civili dei cittadini, a partire dal loro diritto ad essere informati e, quindi, a potere scegliere liberamente, da esseri umani .

Serve un'opposizione "crociana" per sviluppare una società giusta, ossia una società che opera per INCLUDERE il proprio prossimo, qualunque esso sia.

Serve un'opposizione "crociana" per non sentir più cantare dal tiranello di turno innanzi alla sua impudicizia senile "se mi punge una qualche beltà!"

Il Duca di Mantova

Canta il Duca di Mantova:

"Né sventura per me certo saria.
Questa o quella per me pari sono
a quant'altre d'intorno, d'intorno mi vedo;
del mio core l'impero non cedo
meglio ad una che ad altra beltà.
La costoro avvenenza è qual dono
di che il fato ne infiora la vita;
s'oggi questa mi torna gradita,
forse un'altra, forse un'altra doman lo sarà,
un'altra, forse un'altra doman lo sarà.
La costanza, tiranna del core,
detestiamo qual morbo, qual morbo crudele;
sol chi vuole si serbe fidele;
non v'ha amor, se non v'è libertà.
De' mariti il geloso furore,
degli amanti le smanie derido;
anco d'Argo i cent'occhi disfido
se mi punge, se mi punge una qualche beltà,
se mi punge una qualche beltà."

Tratto da "Rigoletto" di G. Verdi e F. M. Piave - Atto Primo, Scena Prima.

Sembra lo sfogo di un re libertino, purtroppo, centocinquanta anni dopo è diventato un programma politico!


CONCORDIA RES PARVAE CRESCUNT


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