lunedì 7 marzo 2011

LA CHIESA CHE VERRA'

SONO CONVINTO CHE LA CHIESA CATTOLICA NECESSITI DI UNA PROFONDA RIFORMA: SERVE UN NUOVO CONCILIO ECUMENICO.

domenica 6 marzo 2011

FERNANDO PESSOA 2.0

Sono un grande estimatore di Fernando Pessoa e sono stato uno dei primi italiani a occuparsi della sua opera, non solo letteraria, ma anche e soprattutto esoterica.
Pochi sanno che Pessoa è stato uno dei più grandi esoteristi del suo tempo: dalla sua stanza, non uscivano solo parole sublimi, o considerazioni filosofiche degne del Leopardi, ma lo svolgimento assiduo, ordinato e composto delle proposizioni di Euclide, scritte apposta per lui dal marchese di Pombal nel quartire di Lisbona della Baixa, un non-luogo dove per vivere conta la conoscenza della geometria classica e dell'arte reale.
Pessoa è stato il grande negromante di Lisbona, e, come Dante, la sua opera può essere interpretata in diversi livelli, dove i suoi pensieri sono venati della sapienza profonda di chi non solo è versato per la poesia, ma anche di chi è votato alla vita solitaria del contemplativo.
Questo era Pessoa, ma - su questo ritratto misterioso - irrompono, suoi contemporanei, i tre pastorelli analfabeti di Fatima, portatori anche loro di un'immensa rivelazione che provoca in me stupore e che mi ha fatto scrivere questa frase che ho lasciato sul libro dei visitatori della "Casa Pessoa": "Fernando, e se avessero avuto ragione i tre pastorelli di Fatima"?
 

FERNANDO PESSOA

Fernando, e se avessero avuto ragione i tre pastorelli di Fatima? (Casa Pessoa, Lisbona, 2 marzo 2011).

CONCORDIA RES PARVAE CRESCUNT