giovedì 29 dicembre 2011

George Orwell 1.0


Nel romanzo 1984, George Orwell, descrive una nuova forma di repressione dell'espressione umana, la NEOLINGUA, creata per cancellare ogni significato etico al lessico di uso quotidiano e finalizzato solo al controllo assoluto del pensiero di ogni persona, fondendola indissolubilmente con la volontà del regime totalitario del Grande Fratello.
Nella sua grandezza, Orwell denunciò il rischio a cui tutte le democrazie sono esposte quello della loro involuzione autoritaria, e immaginò il melt down della democrazia, il punto di non ritorno.
La neolingua è presente tra noi, si pensi alla c.d. political correctness, vero tentativo di manipolare il significato della parola autentica con lo scopo dichiarato di cancellare le discriminazioni e le differenze, ma, a ben vedere, non è così.
In realtà, la neolingua orwelliana serviva a coprire crimini orrendi, guerre e omicidi e a soggiogare le vite di tutti.
Orwell fu un genio: i governi delle banche in Italia, Grecia e Spagna sono la prova che Orwell aveva davvero visto bene!
In particolare, lo stimato governo Monti è il più simile a quello orwelliano, si parla di sviluppo e invece si deve leggere recessione, si parla di liberalizzazioni e invece si tratta di distruzione del sistema economico italiano.
Per questo governo la scacchiera è invertita: il bianco è nero e il nero è bianco!
Questa è un'autentica perversione che ha come scopo il MALE, fare il male degli italiani dicendo invece che si sta facendo del bene.
Il momento è difficilissimo.
Il silenzio spettrale degli italiani, la loro "solita" superficiale distrazione non devono ingannare l'osservatore, questa è la calma prima della tempesta, quando ad esempio dovremo fronteggiare emergenze gravissimi e per le quali - come al solito - saremo colti impreparati proprio a causa di un governo che fa del male dicendo di volere il bene!
Rileggere Orwell è doveroso e essenziale per capire fino in fondo questi frangenti in cui tutto può accadere......

Il governo di Male Monti 121

121. Il governo di Male Monti trascinerà l'Italia in una guerra disastrosa.

11. 11.11. Il governo di Male Monti vuole distruggere la società italiana.
... è solo questione di mesi ....

PS. - Dov'è lo stretto di Hormuz?

FUORI I MERCANTI DAL TEMPIO!
(dedicato al governo del Male Monti)

ALLARME ROSSO!


In questo articolo pubblicato oggi sulla repubblica.it sono riportate le posizioni dei maggiori partiti politici italiani in merito all'operato del governo Monti.
Innanzi a tante belle parole, occorre essere chiarissimi: chi sostiene questo governo del MALE (perché ci porterà alla guerra, anzi quello è il suo scopo primario) se ne deve assumere le responsabilità fino in fondo e, di conseguenza, pagare caro gli errori compiuti.
Questi partiti che sostengono il governo Monti per solo opportunismo (Monti ha detto che sta facendo il lavoro sporco) sono suoi mandanti e i suoi complici e, quindi, anche da domani mattina, nessuna scusa e nessuna pietà per chi sostiene un governo che opera per la distruzione della società italiana e attenta alla integrità della Patria.
Il MALE deve essere combattuto, sempre!

lunedì 26 dicembre 2011

NATALE E' PASSATO....

Natale è passato e ora attendiamo la fine del 2011, in silenzio, dopo il silenzio sulla crisi italiana ed europea, senza sbocco e senza prospettive.
"Voler la botte piena e la moglie ubriaca" è il miglior detto per descrivere con parole semplici la politica economica di questo governo e di quello c.d. europeo.
Infatti da una parte il governo chiede rigidità fiscale e nuove tasse e dall'altra desidera effettuare una politica di sviluppo economico.
Naturalmente questo non è possibile, o la moglie si ubriaca, o la botta sarà vuota, non vi è altra alternativa, con la sola eccezione del governo usurpatore di democrazia con le sue finzioni in materia di liberalizzazioni, di diritto del lavoro e di sviluppo economico.
In realtà, nella situazione orwelliana in cui ci troviamo, dove il bene è diventato il male e il bianco il nero e viceversa, è facile per il governo annunciare nuove e pesanti tasse, la soppressione delle libertà economiche essenziali, la fine delle garanzie per i lavoratori e per i professionisti con la scusa della grave crisi economica del debito pubblico europeo, con il pretesto che l'Europa (ma quale Europa) ce lo chiede.
Spero che ben presto diverrà chiaro a tutti gli italiani che il castello di carte e cambiali chiamato Unione Europea sia prossimo alla fine e che le garanzie costituzionali italiane siano ripristinate, proprio a partire dalla Presidenza della Repubblica.
E' impossibile continuare in questo modo. 
L'Unione Europea deve fare un passo, anzi parecchi passi indietro e ciò a partire dalle sue strutture burocratiche parassitarie.
Serve una Nuova Europa, fatta di persone e per le persone e NON per l'inveramento delle teorie di qualche trombone invasato.
L'Europa NON può essere unita - almeno per ora e almeno alle attuali condizioni - perché politicamente le volontà dei governi degli stati membri sono divergenti praticamente su ogni argomento e sulla soluzione di qualsiasi problema.
Occorre realismo. 
L'€uro ha fallito. 
L'€uro NON è irreversibile come dice il governatore della BCE Mario Draghi, a mio avviso, nulla è eterno e/o irreversibile!
Di conseguenza anche l'€uro e l'Unione Europea NON sono dei dogmi da difendere a qualsiasi costo, al contrario, essi sono l'evidenza storica del fallimento dello sviluppo del processo europeo senza quello contestuale del processo democratico.
Questa "sfiducia" nei popoli europei, l'assenza di rispetto delle peculiarità di genti diversissime tra loro, unite al disprezzo di ogni dissenso hanno prodotto la catastrofe dell'€uro e della Unione Europea fondati entrambi su un assolutismo ideologico e su un dispotismo incontrollato.
Uscire dalla c.d. CRISI significa liberarsi degli errori del passato e liberare le genti europee.
Per uscire dalla CRISI serve un atto di umiltà, la correzione della rotta seguita fin d'ora e la cancellazione di ogni pretesa economica a danno degli stati membri.
Uscire dalla CRISI significa comprendere che ogni idea "imperiale" è finita perché NON è MAI iniziata.
Serve solo buon senso e comprendere che innanzi alla situazione attuale - proprio se si desidera il bene dell'Europa (quella astratta) - dobbiamo ricominciare tutto daccapo, eliminando la zavorra ideologica che ha distrutto l'idea stessa d'Europa nelle menti dei cittadini europei.
Non possiamo continuare in questa direzione perché non è più sostenibile, né comprensibile: solo allora la botte sarà finalmente vuota e la moglie ubriaca, o viceversa.


giovedì 22 dicembre 2011

NON TUTTO QUELLO CHE E' LECITO
E' LEGITTIMO.
NON TUTTO QUELLO CHE E' LEGITTIMO E' LECITO!

sabato 17 dicembre 2011

Quello che penso

Non occorre strepitare sull'equità dell'ennesima manovra economica e approvare in parlamento delle leggi inique e inutili.
Viviamo in un momento orwelliano, dove il bene è chiamato male e la guerra, pace e viceversa, viviamo in un momento in cui un governo "per il nostro bene" impone futili balzelli contro i suoi cittadini, per ingabbiarli e per distruggere la nostra economia.
La distruzione della società italiana è il VERO obbiettivo di chi governa: la cancellazione della Costituzione è l'obbiettivo primario, poi e nello stesso tempo sta accadendo il resto!
Sono frangenti in cui la PERVERSIONE governa ovunque, nei consigli d'amministrazione delle società e nei gabinetti di governo.
Il MALE deborda dalla sua cloaca e ammorba il mondo, da New York a Teheran, dall'Africa a alla Cina, per non parlare dell'Europa, epicentro di tutti gli errori!
Bisogna considerare bene tutte le vie d'uscita, giacché il pensiero unico che si è affermato in questi anni è il nemico giurato della democrazia e della dignità della persona.
Pretendere di far pagare ai cittadini debiti altrui, isolare chi dissente, è il primo passo verso l'abisso che ci attende, un buco nero fatto all'inizio di un'emergenza finanziaria che sfocerà in una Grande Guerra, quella che avrà il compito di CANCELLARE vite, culture "aliene".
Così ha parlato il manovratore. 

venerdì 16 dicembre 2011

1 2 1

Ah! come sono vivace come uno che tace
e ci si domanda
chi ha fiatato ed ognuno si voltò dall'altro lato
credendo di aver pronunciato
lui stesso quella frase chi ha parlato è l'autista
che pronuncia il discorso
più lungo che esista
.
(Battisti - Panella - Per altri motivi)

Mario Monti, 121

PER ALTRI MOTIVI (la truffa che stiamo vivendo)

Questo è il testo della canzone "Per altri motivi" scritto da Pasquale Panella per l'album di Lucio Battisti "L'apparenza", un autentico capolavoro della musica italiana del novecento.
Le parole di Panella descrivono benissimo la vita e i giorni che ci "appaiono".
Leggete con calma: capirete molto di poco e poco di niente, o viceversa!

Ah! questa poi
sento di star per vivere
e nello stesso momento
tremila riluttanti col lunghissimo mento
e i denti scricchiolanti avidamente
tremila debuttanti sfondano
contemporaneamente
le quattro pareti nemmeno tanto ingenuamente
perché non c'erano segnali di divieti. Ah! questa poi
sento di star per vivere
e i villini camminano
dopo i pranzi con l'inquilino in bocca stuzzicante
anzi tutte le belle pancione
dovrebbero fregiarsi di un balcone.
Ah! come sono triste mi mangerei oltre il pasto
le liste dei vini
se fossero di sfoglie coi croccantini
al posto delle scritte.
Avrei una voglia, un taglietto d'affetto.
Cosa sento ma niente.
Un affetto non si prova
s'indossa direttamente.
Ah! come siamo vivi come tutto accade
per tutt'altri motivi.
Mettiti nei tuoi panni
dove sei più aleatoria.
Siamo nella preistoria
ecco una frase che durerà.
Sapessi tu come me ne ricordi un'altra
della quale non ho alcun ricordo
perché non avemmo motivi
nemmeno di disaccordo
anzi come i lati
di un triangolo isoscele
non avemmo motivo di conoscerci.
Ma sento un tepore carnale che cresce
sarà un saldatore che al naso mi unisce.
Ah! come sono vivace come uno che tace
e ci si domanda
chi ha fiatato ed ognuno si voltò dall'altro lato
credendo di aver pronunciato
lui stesso quella frase chi ha parlato è l'autista
che pronuncia il discorso
più lungo che esista.
Al ritorno la strada restò sola
e le corsie incontrandosi
non dissero nemmeno una parola.
Ah! questa poi
sto per vivere di fresco
e me ne esco
uno da una parte
uno dall'altra la Commedia dell'Arte.
Ah! come sono vivace come uno che tace.
Pasquale Panella, Per altri morivi, L'apparenza.

lunedì 12 dicembre 2011

GRIDO VIVA L'ITALIA!

PATRIA E LIBERTÀ


Ἐφιάλτης 2.0

Efialte fu un politico e filosofo ateniese che propose una riforma radicale della costituzione di Atene per lo sviluppo del processo democratico; per le sue idee riformiste, fu ucciso nel 462 AC da un referente del partito reazionario.
Il sacrificio di Efialte spianò la strada a Pericle e a quel periodo di sviluppo democratico col quale definiamo la sua epoca.
Voglio ricordare EFIALTE e ciò che oggi rappresenta per tutti i democratici europei: una speranza di una futuro migliore i cui tutti potranno essere partecipi al progresso democratico!
La mia è una speranza e poco più, i tempi correnti sono informi e indefiniti e nulla di buono fanno presagire!

martedì 6 dicembre 2011

HO IL VOMITO (Signore, aiutaci!)

Mi viene da vomitare.
Mi viene da vomitare l'indignazione contro tutto quello che sta succedendo ed è successo in Italia in questo ultimo mese.
Mi viene da vomitare al pensiero che la democrazia in questo paese sia stata sospesa da chi ha nel proprio partito l'aggettivo che da essa deriva.
Mi viene da vomitare perché chi ha sostenuto le tesi più estreme anti-italiane sia oggi l'unica forza d'opposizione a chi sta distruggendo TUTTO senza alcun rispetto nel nome della salvezza dell'Italia.
Mi viene da vomitare a comprendere che tutti questi c.d. "sacrifici" saranno inutili perché il destino dell'euro è già segnato e con esso quello dell'economia italiana.
Mi viene da vomitare a vedere i frutti della Primavera araba marcire nel trionfo dell'ignoranza e dell'estremismo religioso fanatico e antiumano.
Mi viene da vomitare a pensare alla DISINFORMAZIONE totale a cui sono soggetto e alla conseguente violenza a cui devo sottostare e penso che almeno ai tempi dell'Unione Sovietica era chiaro che certe cose non potevano esser dette e/o fatte! Ora è peggio.
Mi viene da vomitare a vedere la Costituzione Italiana sotto i piedi di quattro tecnocrati eterodiretti, come se fossero i droni della guerra economica finanziaria totale, inviati in missione a far pagare i debiti altrui!
Mi viene da vomitare ad ascoltare chi - nel nome di Gesù Cristo dovrebbe guidare una rivolta pacifica e cristiana in tutto il mondo contro le forze del MALE che sono nella finanza mondiale e nel governo italiano, girarsi dall'altra parte e mormorare senza convinzione "questa manovra non è equa".
Mi viene da vomitare a vivere in questo mondo apatico e impermeabile che, innanzi a tante evidenti ingiustizie, non fa NULLA e resta a guardare gli eventi che ci portano velocissimi verso la catastrofe.
Cosa sarà di noi?
Cosa sarà dell'Italia?
Cosa sarà della nostra civiltà?
Aiutatemi a trovare delle risposte, questa sera, ho solo una gran nausea.
Signore, aiutaci!


sabato 26 novembre 2011

TUTTA LA GLORIA ALL'ALTISSIMO!

Tutta la gloria all'Altissimo! 
In questo momento così confuso e falso, dove chi dice di volere il bene sta invece facendo il MALE, in questo frangente davvero orwelliano, dobbiamo riporre la nostra fede in TE, solo in TE.

mercoledì 23 novembre 2011

LA NUOVA BATTAGLIA DI STALINGRADO (la misura tappabuchi 3.0)

Il 13 agosto 2011 commentavo l'entrata in vigore della manovra tappabuchi 1.0 e preconizzavo (sai che fatica) la manovra aggiuntiva-aggiuntiva 3.0, cosa che puntualmente si è verificata.
Se non fosse una tragedia annunciata, sarebbe davvero una comica esilarante, la cui sceneggiatura, con quel continuo ripetersi ossessivo del "pareggio di bilancio", sarebbe da Premio Oscar.
Purtroppo per noi, si prosetta invece una nuova verisione della Battaglia di Stalingrado!
Durante la II Guerra Mondiale, la città sovietica dedicata al satrapo Stalin fu invano assediata dal novello Kaiser della Grande Germania, Adolf Hitler.
Morirono fra sofferenze atroci decine e decine di miglia di persone, soldati e civili, entrambi inermi innanzi alla stoltezza e alla follia di due criminali.
Come detto, a volte, purtroppo, la storia si assomiglia, e oggi, con metodi totalmente differenti, mi sembra che l'ennesimo Reich tedesco stia assediando la Nuova Stalingrado.
Sappiamo come finì quella battaglia e temo di incominciare a capire come finirà questa sua "nuova edizione".
I sintomi ci sono tutti: determinazione, caparbietà e una gran dispiego di uomini e mezzi. Sì, questa volta sarà la volta giusta! Vinceremo!
NON SONO D'ACCORDO.
Credo che il risultato di questa battaglia IDEOLOGICA (nuova ideologia, vecchio contenuto) sarà l'ennesimo scacco velleitario a chi si ostina - da troppo tempo - a emarginare l'UOMO, e la sua dignità dal processo decisionale.
La persona umana deve essere al centro di tutto, e la c.d. "politica" deve soddisfare le esigenze dell'umanità, senza SE e senza MA.
Ecco perché viviamo questa crisi irreversibile che metterà chi GOVERNA e chi subisce innanzi alla realtà: NON si governa contro i popoli, contro i diritti fondamentali delle persone.
Simone Martini ha dipinto "L'allegoria del buon governo" e basta guardare il suo affresco per comprendere che cos'è un'economia prospera: tutti i soggetti dal più umile al più "grande" sono ritratti mentre lavorano.
L'operosità e la misura del valore di una società, e NON lo spread (differenziale) tra due titoli di stato (cambiali).
La persona umana NON è merce!
Questa nostra economia è ammalata di parassitismo, ossia di persone che moltiplicano le proprie ricchezze fittiziamente e senza alcun controllo effettivo ed è questa la ragione che ci sta mettendo sul lastrico!
Serve buon senso. Serve l'allontanamneto di CHI, in forza di decisioni estranee all'Italia, le vuole imporre a qualsiasi costo, ben sapendo di non pagarne le conseguenze.
Questo è lo spirito della nuova Stalingrado.
L'assenza di senso di repsonsabilità è l'altra caretteristica degli assedianti della novella Stalingrado; essi diranno a cose fatte: "Ho eseguito gli ordini."
Vi ricorda qualcuno che ha detto simili sciocchezze? Tranquilli, presto, quando scoppierà "il casino", quello vero, quello che non può essere occultato, i responsabili, quelli che governano ora a Roma e/o a Bruxelles, vi diranno "NON SONO STATO IO!"
Bisogna levare subito l'assedio di Stalingrado 2.0, prima che sia troppo tardi, ne va della dignità dell'uomo a cui questo Blog è dedicato.

venerdì 18 novembre 2011

I "nuovi" Trenta Tiranni di Atene

Questo link http://it.wikipedia.org/wiki/Trenta_tiranni dirige alla pagina di wikipedia dove si descrive il periodo dei Trenta Tiranni ateniesi, ossia un governo fantoccio imposto dai nemici di Atene per controllarla e per umiliarla.
La storia non si ripete, si assomiglia, a volte, maledettamente tanto!
Questo è il caso della Grecia e dell'Italia: due paesi le cui istituzioni sono state umiliate e i cittadini privati di un governo eletto liberamente.
Sia in Italia e in Grecia (per ora) governano dei governi tecnici, imposti dalla Unione Europea e dal sistema bancario internazionale che, dopo avere provocato la crisi, la vuole ora far pagare ai cittadini europei, privandoli dei servizi essenziali e delle pensioni.
Se questi eventi non fossero manifestazioni di stoltezza, sarebbero atti criminali, veri crimini contro l'umanità perché atti a privare le persone della propria dignità, nel silenzio assoluto di tutte le istituzioni, dei sindacati, della Chiesa.
Probabilmente i più NON hanno capito che cosa è successo, la rapidità degli eventi può aver colto di sorpresa i cittadini, MA ora, innanzi a un governo imposto con la forza delle armi finanziare, innanzi a un programma di governo opaco e occulto, tutti dobbiamo alzare la testa per protestare contro questa catena di ingiustizie, dove ingiustizia ha il suo significato primo di assenza di giustizia.
La gravità del momento NON è stata percepita completamente e il dolore di questi giorni sarà avvertito più tardi quando sarà troppo evidente per non essere inteso.
Chiedo a chi legge di soffermarsi su quello che dico e, in particolare, su questa affermazione: "Berlusconi NON è più il Presidente del Consiglio da solo pochi giorni e la sua epoca sembra lontanissima." Per favore, chiedetevi perché.
Partite da questo spunto di riflessione per comprendere che cosa ci aspetta nel buio del mattatoio delle nostre civili libertà: si prospettano momenti difficilissimi che non possono essere gestiti da chi è gestito, da chi NON è soggetto al controllo democratico.
Occorre opporsi con ogni mezzo alla distruzione della civiltà italiana che è il vero obbiettivo degli pseudo-demiurghi che ora governano.
Occorre una proposta di opposizione "crociana", basata sui valori fondanti della Costituzione e su quelli della nostra cultura millennaria.

giovedì 17 novembre 2011

No Comment

In questi giorni non ho volutamente commentato i gravissimi fatti che accadevano.
Sono rimasto fermo, paralizzato, a vedere sfilare l'ultimo stupido simulacro di "democrazia" venire spazzato via con un soffio, delicatamente, con eleganza italiana.
Quello che è accaduto è tuttavia in perfetta coerenza con quanto vissuto durante il periodo del duca di Mantova: lo svotamento della democrazia italiana è stato troppo grande, troppo profondo per non lasciare un'immedita conseguenza, il governo Monti.
Ed infatti gli attori di questa commedia hanno subito cambiato soggetto e si sono allineati - oseri dire si sono polarizzati - verso la vera "discesa in campo" del POTERE economico mondiale che, da sempre, ha in odio la democrazia.
E così anche l'Italia, dopo la Grecia, ha i suoi "Trenta Tiranni", anch'essi giunti al potere come una semplice formalità, in modo apparentemente logico e incruento.
Ribadisco, serve un'opposizione "crociana" soprattutto adesso.
Oggi più che mai devo dire: "Karl Marx aveva ragione!"

lunedì 14 novembre 2011

CONFUSIONE


In questo momento confuso e falso, mi sembra che queste parole celestiali mi possano ristorare dai pensieri.
Il duca di Mantova ha dovuto passar la mano alle forze dell'Impero e scendere a patti con loro, mentre noi restiamo qui, seduti, attoniti, ad attendere gli eventi.
I camerieri preparano il banchetto al quale, noi affamati di verità, ne restiamo volutamente esclusi. 
E' triste vedere svendute le proprie convinzioni e ancor più vedere sbeffeggiata la Legge che liberamente noi italiani ci siamo dati!
Serve silenzio per potere capire.


La gloria di colui che tutto move per l'universo penetra, e risplende in una parte più e meno altrove.
Nel ciel che più de la sua luce prende fu' io, e vidi cose che ridire né sa né può chi di là sù discende; perché appressando sé al suo disire, nostro intelletto si profonda tanto, che dietro la memoria non può ire.
Dante, Paradiso, Canto I, 1-10.

martedì 25 ottobre 2011

RESURREZIONE

FORZA EUROPA!


Sono pronto a resistere con ogni forza, anche al costo della mia vita, contro coloro che hanno la forza, ma non la ragione (Salvador Allende).

FORZA EUROPA!

Il primo articolo della Costituzione recita testualmente: “L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.”
La lettera della BCE al Governo Italiano è quindi irricevibile, né necessita di risposte e deve solo essere rispedita al mittente.
La lettera della BCE suona come un ultimatum al quale l'Italia deve capitolare senza condizioni: questa sarebbe la seconda volta dopo l'iniquo armistizio di Cassibile e al conseguente nefasto Trattato di Pace del 1947 che ci fu imposto (giacché mai negoziato). Sappiamo cos'è stata la storia d'Italia in conseguenza di quel iniquo trattato e non vogliamo che si ripeta una simile sciagura sotto l'egida della BCE e della UE, che sono istituzioni prive di qualsiasi controllo democratico.
E' ora di spiegare agli italiani e agli europei che dietro i c.d. Padri Fondatori dell'Europa c.d. Unita, in particolare di Robert Schumann, vi è il pensiero del filosofo francese di origine russa Alexandre Kojève e della sua idea di Impero Latino da lui già descritta già nel 1945. 
Queste idee "imperiali" sono ex se lontanissime da una concezione partecipativa, condivisa e democratica di una società aperta e libera alla quale l'Europa dovrebbe ispirarsi.
La concezione autocratica, oligarchica di “Europa” del filosofo francese è la vera fonte d'ispirazione dei Trattati istitutivi delle Comunità Europee, così come in realtà il vero ruolo dell'Italia nell'Europa dei sei fondatori era quello del fornitore di manodopera a basso prezzo da inviare nelle miniere e nelle fabbriche francesi, belghe e tedesche!
Gli italiani per troppo tempo non hanno prestato nessuna attenzione alla c.d. “Europa” e hanno giustamente finito di subire decisioni contrarie ai loro interessi in tutti i campi del mercato comune. 
Infatti, grazie alla ignoranza e al provincialismo della propria classe politica, nessuna opposizione e nessuna proposizione fu adeguatamente argomentata nelle sedi competenti europee e questa è la nostra gravissima colpa.
L'Italia ha la possibilità di fare da sola, insieme agli altri stati europei che vorranno affiancarla in questa operazione di recupero della sovranità. Per sovranità intendo soprattutto quella monetaria poiché l'adesione alla UE, a questa “Europa”, può essere sempre rivista in qualsiasi momento quando - come ora - si versi in uno stato di necessità assoluta.
Innanzi alla irreversibilità del processo della c.d. Unificazione Europea, innanzi a questa “Europa” senza capo né coda, in balia dei banksters (banker + gangster) chi crede davvero negli ideali europei deve agire subito con segnali democratici inequivocabili: per quanto riguarda l'Italia, la semplice reiezione dell'Ultimatum della BCE, sarebbe un segnale forte, positivo e di speranza per tutti gli europei e per l'Europa!
A chi pone dubbi sulla fattibilità di simile decisione, lo rimando all'art. 1 della Costituzione italiana: una decisione dei due rami del Parlamento in seduta comune può ribadire la sovranità italiana e quindi stabilire un ATTO DI SUPREMAZIA del POPOLO SOVRANO ITALIANO nei confronti di questa Europa.
E' finalmente giunto il momento di prendere decisioni definitive e impegnative per tutti.
Chi ci vuole sottomessi, chi ci vuole imbrigliare nella spirale del debito altrui deve sapere che questo paese, unito, respinge la schiavitù e rivendica lo spirito del Risorgimento e della Resistenza dove i migliori italiani dettero tutto il meglio di sé per conquistare l'indipendenza e la libertà a scapito dei vili, dei servi che preferivano tacere e piegare il capo ai voleri di potenze straniere.
Occorre unirsi e restare uniti in modo tale che questo esempio sia seguito da tutti, occorre un nuovo Comitato di Liberazione Nazionale che liberi l'Italia dall'oppressore che bussa alle porte.
Milano, Italia, 25 ottobre 2011

Mario Umberto Morini

lunedì 24 ottobre 2011

voi da che parte state?

Per la data del 11.11.11 (ossia 11 novembre 2011 oppure se vi piace 666) in tutto il mondo – stando almeno ai proclami degli organizzatori - si terranno grandi manifestazioni per le libertà e per la difesa della democrazia.
Ma chi sono gli organizzatori? Si sa bene che per preparare una manifestazione così imponente e “mondiale” servono uomini e mezzi.
Per queste “giornate gloriose” di mondial-dannunziana memoria servono i soldi! Incredibile, ma tutto costa, soprattutto per muovere idee e persone da un capo all’altro della terra che si pretende salvare.

Che cosa sta succedendo?

E’ questa una crisi “spontanea” seguita da una protesta spontanea oppure sia la crisi sia la protesta è provocata da “qualcuno”?
Chi occupa Wall Street è forse inviato da chi teme di perdere tutto?
Oppure siamo in presenza di un gruppo di eroi del XXI secolo?
Io non ho purtroppo una risposta a queste domande e provo solo un forte disorientamento, come quello necessario al prestidigitatore per creare l’illusione, il falso miracolo.

Queste manifestazioni non dovrebbero essere CONTRO, ma in favore delle proposte necessarie per uscire dalla catastrofe che è stata provocata da pochi a danno di moltissimi.
Di sicuro le persone incominciano in questo frangente a vedere, a intuire quello che realmente è accaduto nel recente passato, quello che sta accadendo e quello che potrebbe capitare nell'immediato futuro.
Temo che CHI ha causato questo tracollo sarà lesto ad UTILIZZARE queste energie per i propri scopi, dirottandole contro una parte della società, o meglio ancora mettendo diversi gruppi sociali (per età, censo, professione, estrazione sociale) gli uni contro gli altri e la data prescelta 11.11.11 è volutamente significativa.

Questo è il PERICOLO che è davvero imminente, in agguato.

Questo è un frangente dove il minimo errore sarà utilizzato per deformare l'evidenza dei fatti e quindi NON serve solo gridare "non pagare", ma servono esempi CONCRETI si soluzioni immediatamente praticabili per alleviare la situazione contingente: occorre sangue freddo e volontà di ferro per imprimere a giuste istanze e sacrosante istanze degli obbiettivi possibili.

Poi il caos lascerà spazio all’ordine: voi da che parte state?

martedì 18 ottobre 2011

in questo frangente ... (l'ennesimo autunno caldo)

Venerdì 14 ottobre 2011 ho pubblicato questa nota che riporto in calce per doverosa testimonianza.


"Sabato 15 ottobre 2011 in tutto il mondo si terranno grandi manifestazioni per le libertà e per la difesa della democrazia.
Nel mio intendere queste manifestazioni non devono essere CONTRO ma in favore di proposte necessarie ad uscire dalla crisi globale che è stata provocata da pochi a danno di moltissimi.
In questo frangente, le persone incominciano a vedere a intuire quello che realmente è accaduto nel recente passato, quello che sta accadendo e quello che potrebbe capitare nell'immediato futuro.
Occorre vigiliare affinché una legittima protesta non si trasformi nel pretesto per cancellare la democrazia e favorire proprio la volontà omicida di chi ha determinato questa catastrofe finanziaria.
Mi sembra evidente che CHI ha causato questo tracollo sarà lesto ad UTILIZZARE queste energie per i propri scopi, dirottandole contro una parte della società, o meglio ancora mettendo diversi gruppi sociali (per età, censo, professione, estrazione sociale) gli uni contro gli altri. Questo è il PERICOLO che è davvero imminente, in agguato.
Quando Draghi parla dei problemi dei giovani (in modo generico e quindi indeterminato) lo fa per creare una spaccatura sociale, NON per un vero sostegno, giacchè gli obbiettivi del Governatore  della BCE sono molto chiari: li ha scritti nella lettera al Governo italiano del 5/8/2011!
Questo è un frangente dove il minimo errore sarà utilizzato per deformare l'evidenza dei fatti e quindi NON serve solo gridare "non pagare", ma servono esempi CONCRETI  si soluzioni immediatamente praticabili per alleviare la situazione contingente.
Serve infine sangue freddo e volontà di ferro per imprimere a giuste istanze e sacrosante istanze degli obbiettivi possibili."

lunedì 10 ottobre 2011

NOI DA SOLI 3.0

CRISI.
I mezzi di comunicazione di massa ci stanno ossessionando che "da soli" finiremmo molto male. 
Riceviamo letterine al veleno da Francoforte e svendiamo la nostra sovranità al peggior offerente.
Eseguiamo i compiti che il signor maestro Trichet-Draghi ci impone e ne il governo ne è orgoglioso.
Mi chiedo dove andremo a finire? In molti ormai se lo chiedono e sono in piazza, laggiù, in tutto il mondo, a indignarsi.
Ma intanto scorre il tempo inesorabilmente verso la crisi finale, voluta, davvero voluta, da lor signori.
E' un problema di tempo, nella sua dimensione terrena: più scorre il tempo più aumentano i debiti e si accatastano fuori casa come legna da ardere. Crisi alle porte.
DIGNITÀ
Penso che questa crisi si risolva in una questione di dignità e questo blog che proprio s'intitola De Hominis Dignitate deve ricordare, deve urlare che la DIGNITA' DELL'UOMO, di uno qualsiasi di noi NON ha prezzo, né relativo conseguente interesse.
Il denaro è solo una misura della ricchezza, come il litro per la capacità, ma esso ha sostituito la dignità umana, la tenerezza, l'asprezza del rapporto tra esseri uguali tra loro, DEGNI di vivere su questa terra, senza confini, in libertà.
Tuttavia la catena finanziaria che attanaglia il mondo presto si spezzerà e sparirà in un giorno e in una notte, come accadde al faraone egiziano e all'imperatore romano.
SIMONE MARTINI
Possiamo quindi agire da SOLI, senza altro aiuto che noi stessi per mettere la persona umana  al centro del bene comune , del bene di tutti.
Insieme possiamo farcela, insieme  possiamo vivere con dignità e senza paura guardare avanti  al nostro futuro.
Simone Martini ha affrescato questo concetto.

sabato 1 ottobre 2011

SANDOR MARAI, navigatore dall'animo umano.

Le braci.

Sandor Marai è stato uno dei più grandi scrittori del '900. Un vero marinaio sull'oceano dell'animo umano.

domenica 25 settembre 2011

VATTENE!

"L'onorevole Alfano ha detto pochi giorni fa che gli avversari del Pdl vogliono non solo cacciare Berlusconi dal governo, ma cancellare in realtà l'intera storia politica di coloro che in lui si sono riconosciuti. Forse. Quel che è certo è che se c'è però un modo di evitarlo è quello di fare politica, come egli appunto cerca di fare in queste ore, non già invece quello che troppo spesso è sembrato prevalere di recente tra gli esponenti del Pdl: in pubblico mettere la testa sotto la sabbia, e in privato abbandonarsi alla confidenza ironica, al qui lo dico e qui lo nego." Ernesto Galli Della Loggia in Corriere della Sera del 25/9/2011.
Incredibile dictu!
Di rado Angelino Alfano dice una cosa giusta e io gli auguro che ciò che ha affermato si avveri presto.
Spero che sparisca Berlusconi, ma più di lui, prego Iddio che spariscano i suoi berluschini, con in testa proprio Angelino Alfano!
BASTA BERLUSCONI VATTENE!





venerdì 23 settembre 2011

L'italiano 1.0


«Un calabrone entra nella stanza illuminata e va a battere velocemente contro la lampada, le pareti, i mobili. Subito si avverte il rumore secco delle sue zuccate. 
Dopo un po’ si acquatta per riprendere le forze. 
Ricomincia allora a urtare contro la lampada, le pareti, i vetri, e daccapo contro la lampada. Infine cade sul tavolo, zampe all’aria, e la mattina dopo è secco, leggero, morto. 
Non ha capito niente, ma non si può dire che non abbia tentato.»
Ennio Flaiano

domenica 28 agosto 2011

La corda si spezza 2.0

Due parole per commentare la nuova proposta di "legge Siccardi" per il c.d. Otto per mille e il piccolo coro degli zeloti su Facebook.
A Staderini, a Raffi e agli zeloti di FB ricordo che siamo nel secolo XXI e che e' in vigore una Costituzione laica da quasi settanta anni.
Il finto problema dell'emergenza finanziaria (da me sempre stigmatizzato) pone in rilievo la solita vecchia Italia, coi soliti inutili rancori che non portano a nessun miglioramento e che operano al contrario per distruggere e per dividere una societa' che ha bisogno di coesione.
Da sempre credo nell'inclusione di chiunque nello sviluppo del processo democratico e potrei essere un ateo incallito (come lo sono stato), ma non credo che le vane aggressioni mediatiche siano una soluzione per qualsiasi problema.
Serve un'opposizione intelligente, crociana la chiamo che dica veramente le ragioni di questa crisi senza cercare finti capri espiatori, e che soprattutto lotti per il bene comune di tutti gli italiani, senza distinzioni e senza esclusioni.
Comprendere questa affermazione e metterla in pratica significa davvero cambiare pagina, altrimenti la corda si spezzera' e tutto sara' perduto.
Guarda avanti Italia!

domenica 21 agosto 2011

LA CORDA SI SPEZZA.

LA CORDA SI SPEZZA.
A furia di tirare la corda si spezza: buon senso italiano che è alieno a molti miei concittadini che - talvolta in buona fede, ma spesso in mala fede - credono di potere dire e di potere fare quello che vogliono nel mondo reale e soprattutto in quello virtuale. Ovviamente questo NON è vero e non è possibile.
Occorre maggiore misura e moderazione, facendo uso del mezzo mediatico on line con oculatezza, sensibilità e semplice buon gusto, cosa che di rado avviene.
Queste condotte favoriranno quelli che stanno già da tempo spasimando per una soluzione alla cinese o alla saudita: controllare la rete, i blog e i social network.
Predico moderazione a tutti perchè penso che la corda di stia spezzando e il conseguente deficit democratico è dietro l'angolo. NON vedono l'ora di spegnerci, quindi, giudizio e misurazione!

sabato 13 agosto 2011

NOI DA SOLI 2.0

Domani mattina entra in vigore la misura tappabuchi 2.0, emanata poco dopo la 1.0, quella per intenderci che avrebbe risanato l'Italia entro il 2014, salvo poi scoprire che era invece necessaria la 2.0!
A questo proposito ricordo il celeberrimo proverbio: "Non c'è due senza tre!" 
A quando la manovra 3.0? 
La manovrina TER come la definirebbero gli araldi della disinformazione nazionale?
Servono riforme ragliano i coristi di regime, ma in democrazia, perché in Italia dovremmo essere in una democrazia, le riforme si fanno tutti insieme, col consenso dei cittadini e per il loro bene.
NON sono ammesse le c.d. riforme contro qualcuno, come invece sta accadendo in questa fase di ennesima emergenza.
La fretta è cattiva consigliera e la slavina di debiti che sta arrivando era prevedibilissima e solo ai nostri manovratori (ubriachi o maldestri) questa evenienza era sconosciuta, per loro infatti tutto procedeva per il meglio.
Bisogna essere sempre propositivi e questa manovra è una follia perchè in verità vuole solo annientare chi è ancora in grado di avere capacità critica e chi può fare da sé e provvedere per sé!
Questa manovra 2.0 segna l'inzio dell'attesa "resa-dei-conti" da intendersi - almeno per ora - nel senso più ragionieristico del termine!
Se non fosse una tragedia, mi scapperebbe da ridere.

LA CRISI

http://www.corriere.it/economia/11_agosto_13/tremonti-conferenza-manovra_a1f22608-c595-11e0-88c8-3552ba0345da.shtml
E' FALSO. 
LA CRISI ERA PREVEDIBILE E, DOPO QUESTA MANOVRA, NE SERVIRA' UN'ALTRA, E COSI' VIA FINO AL FALLIMENTO!

venerdì 29 luglio 2011

La ginestra

QUESTE SONO LE ULTIME PAROLE DEL LEOPARDI:

"CI VEDO PIU' POCO. APRI QUELLA FINESTRA. FAMMI VEDERE LA LUCE."

NAPOLI, 15 GIUGNO 1837.

mercoledì 13 luglio 2011

NOI DA SOLI

http://www.corriere.it/politica/11_luglio_13/manovra-pdl-rivolta-parlamentari-avvocati-notai_559a3b1c-ad65-11e0-83b2-951b61194bdf.shtml

Le riforme si fanno insieme e NON contro qualcuno o qualcosa. Bisogna essere propositivi e questa manovra è una follia perchè - con la scusa delle (finte) liberalizzazioni - in verità vuole annientare chi è in grado - esercitando una arte liberale - di avere capacità critica, chi - mediante la sua indipendenza economica piccola o grande che sia - può fare da sé e provvedere per sé.

lunedì 11 luglio 2011

Che cosa sarà. (L'Italia di Giuseppe Rovani)


L'Italia è come la Torre di Pisa? Pende, pende e non s'arrende?
Malgrado io sia un ottimista ben informato, il momento cruciale che stiamo vivendo  è offuscato non solo dalla calura estiva, ma anche dall'opera capillare che il governo e l'opposizione stanno compiendo per disinformare la pubblica opinione.
Distratti come siamo dalle vacanze che non faremo (i quattro quinti degli italiani non si possono permettere vacanze) NON siamo interessati alla frana che sta iniziando a travolgerci, delicatamente, senza fretta, un po' per volta, in modo tale che - quando la rovina sarà manifesta - NON avremo alcun scampo!
Eppure i protagonisti e i caratteri dei medesimi sembrano usciti da un romanzo scritto più di centocinquanta anni fa, "Cento Anni" di Giuseppe Rovani.
In quel oceano di parole, il milanese Rovani ha detto e descritto tutto quello che c'era da dire sulla inconsistenza del ceto dirigente dell'Italia preunitaria nel periodo che va dal 1750 al 1850.
A volere ambientare questo romanzo ai nostri giorni NON si farebbe sforzo alcuno, data la familiarietà delle pensiero e dell'azione che muove i singoli personaggi del libro.
Credo che vi sia coerenza - nel senso proprio di questo termine - tra il nostro passato e quello attuale, ove l'unico interesse che guida il c.d. ceto dirigente è il proprio "particulare", come descritto da Messer Guicciardini.
C'è speranza? C'è una via d'uscita?
Il mondo d'oggi, a differenza del passato, è (economicamente e socialemente) più vasto e più complesso e, a questi cambiamenti, gli italiani non sono interessati perché non sono stati adeguatamente informati dai mezzi di comunicazione.
Quando la frana sarà evidente, scoppierà - come al solito - l'emergenza, parola importantissima nel lessico della Repubblica Italiana. 
Con l'emergenza si sopprimeranno gli ultimi spazi di libertà e di diritto ancora praticabili e si perverrà alla svolta autoritaria da decenni minacciata e sempre rinviata: in una simile evenienza non sarà invece possibile evitare la caduta del quadro democratico, giacché i gravi problemi di approvvigionamento alimentare, di caos finaziario e di sicurezza interna e esterna all'Italia "obbligheranno" il governo a optare per scelte decise e radicali.
I sintomi sono fra noi: Equitalia, il potere delle banche, delle assicurazioni e dei "poteri forti" dentro e fuori il sistema giudiziario italiano, dentro e fuori il sistema parlamenare italiano fanno comprendere che non si è in presenza di azioni lobbistiche, MA di un serio tentativo di cambiare le regole del gioco.
In una democrazia le regole del gioco sono espresse nella Costituzione. Ogni Costituzione democratica ha regole al suo interno per la modifica della medesima, e anche la nsotra possiede norme in materia.
Per cambiare la Costituzione, in ogni democrazia, c'è bisogno di una maggioranza qualificata e del rispetto della procedura dettata per realizzare l'emendamento.
In Italia NON esiste una maggioranza qualificata per la modifica della Costituzione e allora si cerca di affogarla, sì, conio l'espressione "affogamento della Costituzione".
Se non posso fare il cambiamento che voglio, allora sprofondo e affogo tutto.
Questo è lo scopo di moltissime leggi e leggine che - andando oltre il tollerato sfondamento costituzionale - servono ad affogare nella loro incostituzionalità l'intero quadro costituzionale.
Queste leggi sono presentate agli italiani come norme di liberalizzazione o di tutela del consumatore (e mai del cittadino) in cotrapposizione con lacci e lacciuoli della "burocrazia" e della lentocrazia che penalizzerebbero il cittadino, ma, a ben vedere, NON è così!
In  realtà è in corso un attacco mirato e concentrico sulla Giustizia italiana, sia contro chi amministra la giustizia (e potrebbe essere ovvio in simile turpe iniziativa) ma anche e soprattutto contro chi fa rispettare le leggi o permette l'accesso alla giustizia, ossia gli avvocati.
L'avvocatura è l'unica professione che ha valenza costituzionale (art. 24 Cost) e, se praticata come arte liberale, è un grave ostacolo ai manovratori che desiderano "riformare", affogandola la Costituzione, e i suoi (troppi) diritti fondametali.
La debolezza della azione e della reazione - tutta improntata al quieto vivere all'italiana - dei giudici e degli avvocati è la maggiore risorsa di chi non accetta le regole e di chi le sta cambiando senza averne alcun diritto.
La mollezza con cui si battono i ceti intellettuali italiani innanzi ai soprusi degni dei "fermieri del tabacco" narrati dal Rovani e oggi praticati da EQUITALIA, dalle varie Agenzie e Autirità "Indipendenti" (sic!), unita alla incapacità di comprendere che la democrazia si compie se il cittadino è davvero in una posizione effettiva di controllare la spesa e di stabilire le entrate della cosa pubblica E' LA VERA CAUSA DELLA CADUTA PROSSIMA VENTURA.
Credo che - malgrado tutto - ognuno sia artefice del proprio destino e che, quindi, gli italiani devono prendere in mano le redini del loro futuro e lottare per esso, senza deleghe e senza mediazioni di sorta: se faremo un simile sforzo, insieme, allora ce la faremo, MA se ci lasceremo andare a ranghi sparsi nell'ennesimo "TUTTI A CASA" saranno dolori per tutti.













CONCORDIA RES PARVAE CRESCUNT


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