lunedì 29 marzo 2010

Saviano hai torto!

Saviano e gli ottantamila che hanno sottoscritto la c.d. "provocazione" hanno torto.
L'Italia è una democrazia compiuta da nord a sud, isole comprese!
Non abbiamo bisogno di osservatori ONU e OCSE, non ne abbiamo bisogno perché, malgrado tutto, gli italiani possono decidere, in libertà e secondo la loro coscienza.
Più volte sono stato critico con questo governo, tuttavia - è opportuno dirlo - è un governo legittimo e votato liberamente.
Le persone come Saviano che cianciano di democrazia farebbero bene a ricordarlo per potere fare  un'opposizione vera e non sedicente come quella che va in onda tutti i giorni fino al punto che non c'è più differenza tra governo e opposizione.
Basta ragliare! 
Serve spirito davvero costruttivo se si vuole veramente il cambiamento!

lunedì 22 marzo 2010

Voi che ne dite? Non è forse venuto il momento di dire "basta"?

Uccidere un cristiano non è reato, potremmo dire così se non fosse l'ennesima tragedia di violenza (a senso unico) religiosa che dalla Nigeria fino all'India manifesta che l'intolleranza e l'odio religioso per i cristiani e verso i cristiani con  la complicità della c.d. comunità internazionale che se ne sbatte del  genocidio del Darfur, o di ciò che accade in Cina o in Pakistan!
Non paghiamo le tasse solo per pagarle, ma promuovere la giustizia in Italia e fuori nel mondo.
Non vale la globalizzazione a senso unico, deve valere la globalizzazione della tolleranza dell'uguaglianza e della libertà di religione, ivi compresa quella di non averne nessuna.
Questa è la nostra eredità e la nostra civiltà; tuttavia da troppe parti in Europa e in Italia si è diffuso e si diffonde un lezzo violento antiumano e anticristiano; in altre parole, gli italiani e, più di loro, gli europei hanno deciso di segare il ramo dell'albero sui siedono!
Potrei essere ateo, e non lo sono, ma quello che sta accadendo nel mondo è preoccupante e totalizzante: bisognerebbe esserne tutti più coscienti e consapevoli che nel 2010 chi NON si converte all'Islam viene bruciato innanzi ai propri figli e la moglie viene stuprata dai tutori dell'ordine!
Voi che ne dite?
Io penso che sia venuto il momento di dire basta!



http://www.repubblica.it/ultimora/24ore/PAKISTAN-NO-ALLISLAMCRISTIANO-BRUCIATO-E-MOGLIE-STUPRATA/news-dettaglio/3763262

NON abbiamo bisogno di osservatori!

Non c'è alcun bisogno di "osservatori".

Il voto NON è "inquinato", esse è libero e - proprio perché è tale - quando non va alla nostra squadra-del-cuore ci arrabbiamo e siamo tentati di "osservare" e/o "ricontare".

L'azione intrapresa da Saviano non è giusta perché è figlia della peggiore cultura del sospetto, quella praticata dai così detti "due poli", così in apparenza diversi, ma in realtà così uguali da non riuscirli a distinguere.

In questo paese manca governo ed opposizione perché nessuno desidera proporre, MA solo distruggere per il timore che l'altro possa, a suo scapito, governare.

In questo paese, governare o fare l'opposizione significa occuparsi quotidianamente di-cosa-fa-l'altro, senza badare ai veri problemi, senza ascoltare chi si pretende di rappresentare.

In altre parole, la situazione attuale è il palese fallimento del bipolarismo politico e partitico che è semplicemente inadatto a governare un paese ricco e complesso come l'Italia.
 
In più di quindici anni questo bipolarismo ha distrutto l'Italia socialmente ed economicamente e l'ha esposta alla crisi morale e sociale che sotto i nostro occhi.

E' tempo di riportare l'Italia alla normalità assecondando la sua storia millenaria fatta di particolari, ritornando al pluralismo delle idee e dei confronti che sono gli unici veri antidoti alla deriva populista che viene praticata copiosamente da entrambe le parti!

Morirete di sete 2.0

Torno ancora sulla privatizzazione dell'acqua e, nell'attesa di quella dell'aria, segnalo l'articolo apparso su corriere.it dove si comuica al lettore che quasi due milioni di bambini muoino di sete!
Siamo nel 2010 e - invece di costruire le ennesime macchine da guerra - facciamo morire di sete i più piccoli nel senso più evangelico del termine!
Questa è davvero una grande perversione: nel nordo del mondo è "nuovo imprenditore" chi fa pagare l'acqua, nel sud del mondo, dove le persone non hanno alcuna risorsa, chi se ne frega se muoiono di sete.
Questo scandalo è sotto gli occhi di tutti e pochi protestano contro la privatizzazione dell'acqua oppure - più semplicemente - aspettano la loro ora coperti dalla sozzura delle multinazionali del'acqua!
Che schifo di mondo!



LE VIE DELL'INFERNO SONO LASTRICATE DI BUONE INTENZIONI!


Questo è il testo della lettera che ho scritto su sollecitazione di alcune associazioni "anti banca" con cui collaboro.
Buona lettura!

Faccio seguito ai precedenti colloqui per rispondere alle tue domande circa il possibile impatto che il recentissimo Decreto Legislativo n. 28 del 4 marzo 2010, di attuazione dell’art. 60 della Legge 18.6.2009, n. 69 in materia di “Norme in materia di mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 53 del 5 marzo 2010, potrebbe avere sulle sorti dei tuoi gli associati e, in merito, dopo una prima valutazione, ti specifico quanto segue.
Premetto che io sono un conciliatore professionale e che la conciliazione può essere un ottimo strumento per la soluzione alternativa di alcuni tipi di contenzioso civile, MA MAI potrà essere praticata come “la soluzione definitiva” dei mali della giustizia civile italiana, tema sul quale NON mi intrattengo in questa sede perché è fuori luogo.
Ciò detto, Ti ricordo l'antico adagio “le vie dell'inferno sono lastricate di buone intenzioni” e ti confesso che, da una prima analisi del Decreto Legislativo n. 28 del 4 marzo 2010, di attuazione dell’art. 60 della Legge 18.6.2009, n. 69, sembra che – in materia di contenzioso bancario – ci sia proprio un bel problema in arrivo per i tuoi soci!
Per ciò che interessa la vita dell'associazione e gli interessi dei suoi associati il Decreto Legislativo n. 28 del 4 marzo 2010, di attuazione dell’art. 60 della Legge 18.6.2009, n. 69, entrato in vigore in data 20 marzo 2010, afferma che nelle materie di cui ai contratti bancari il ricorso alla conciliazione è preliminarmente obbligatorio ed è addirittura condizione di procedibilità all'azione civile contro la banca; in altre parole, senza avere esperito obbligatoriamente la conciliazione, NON si può andare innanzi al giudice, pena la irricevibilità dell'azione e il conseguente suo rigetto.
Di conseguenza, qualsiasi cittadino italiano che volesse “agire in giudizio per la tutela dei propri diritti” (cfr. Art. 24, comma 1 Costituzione) dovrà OBBLIGATORIAMENTE rivolgersi a un ente di conciliazione con aggravi in termini di tempo e di costi.
Questa mia preoccupazione è condivisa anche dal mio Ordine di appartenenza, quello di Milano, che con la deliberazione del 18/3/2010 ha testualmente espresso che “porre il ricorso alla mediazione come condizione di procedibilità processuale in determinati ambiti di materie, seppure con obiettivi di deflazionare la giustizia e diffondere la cultura del ricorso a soluzioni alternative di risoluzione delle controversie, porterà, di contro, a procrastinare l’inizio dell’azione giudiziaria con grave dispendio di tempi e costi che incideranno negativamente sulla società e in particolare sul cittadino, facendo così venir meno la reale funzione del nuovo istituto di strumento a tutela del cittadino.” (cfr. deliberazione Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Milano del 18/3/2010).
Come comprenderai, la buona intenzione di dotare l'ordinamento civile di uno strumento per la soluzione alternativa delle controversie è stata immediatamente colta al volo da chi, nel sistema bancario, ha l'interesse a bloccare qualsiasi azione risarcitoria e/o di restituzione di quanto indebitamente percepito!
Infatti, nella conciliazione ciascuna parte è tenuta a produrre documentazione a sostegno della propria pretesa, quindi, nel nostro caso la banca finirebbe per avere subito la visione dei conteggi e di tutti i documenti a sostegno della potenziale azione giudiziaria, il tutto senza l'assistenza di un legale qualificato perché la legge in commento prevede che in conciliazione la parte (ossia il tuo associato) possa difendersi da solo!
In altre parole, lo strazio della giustizia civile è colpa-degli-avvocati e non dei governi che si sono susseguiti per sessant'anni senza fare nulla di serio per garantire il VERO ACCESSO ALLA GIUSTIZIA come invece previsto dall'Art. 24 commi 2 e 3 della Costituzione!
Lo scopo è evidente nella materia bancaria: senza protezione di un legale, la banca, sfruttando l'asimmetria contrattuale anche e soprattutto nella conciliazione, potrebbe pressare un soggetto già psicologicamente turbato e in gravi ristrettezze economiche, ottenendo così la CONCILIAZIONE, ossia un titolo esecutivo che definisce in modo TOMBALE la possibile e doverosa domanda di risarcimento dei danni e di restituzione dell'indebito.
Anche in questo caso l'Ordine degli Avvocati di Milano – in un più ampio contesto (il nostro è logicamente più ristretto) - ha GIUSTAMENTE puntualizzato che “la mancata previsione, nel provvedimento in questione, della assistenza legale al cittadino che ricorre alla mediazione, fa emergere la volontà di espellere il ruolo della classe forense dal nuovo istituto, compromettendo il diritto di difesa del cittadino.” (cfr. deliberazione Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Milano del 18/3/2010).
In altre parole, il Decreto Legislativo n. 28 del 4 marzo 2010, di attuazione dell’art. 60 della Legge 18.6.2009, n. 69 in materia di “Norme in materia di mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali” nasce a mio avviso gravato di un possibile VIZIO di incostituzionalità per la violazione degli artt. 3, 24 della Costituzione; a tale proposito, la più volte citata deliberazione del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Milano del 18/3/2010 ha affermato che alcuni degli elementi previsti nella legge potrebbero “compromettere le stesse possibilità di efficacia del funzionamento del nuovo istituto della mediazione e sui quali si ritiene di sollevare dubbi di legittimità costituzionale”.
In conclusione, sembra verosimile affermare che l'introduzione della conciliazione aumenterà le difficoltà – già adesso enormi – in cui i soci della tua associazione si dibattono, confermando l'assoluto disinteresse delle istituzioni alla soluzione dei gravissimi problemi degli utenti bancari.
Auspico che le pressioni e le critiche sollevate immediatamente dagli avvocati potranno riportare nell'alveo del dettato costituzionale la legge sulla conciliazione entrata in vigore il 20 marzo 2010.

domenica 21 marzo 2010

In memoria di Alessandro e di tanti come lui

Riporto l'articolo apparso su ANSA.it per segnalare l'ennesimo episodio di brutale violenza omicida contro i bambini.
Alessandro aveva otto mesi e piangeva per la fame e l'abbandono: la madre e il suo convivente lo hanno probabilmente ucciso in seguito all'abuso di cocaina.
Ho avuto la fortuna di avere tra le braccia mia figlia a otto mesi e mi sembra impossibile ed incomprensibile che un genitore possa compiere simili gesti!
Questo sito che difende la dignità dell'uomo dall'inizio della vita fino al suo ultimo respiro, non può tacere innanzi al grido di dolore e di completo abbandono in cui dei piccoli, piccolissimi innocenti diventano oggetto di sfogo della umana bestialità, che ci rendere peggiori degli animali che ci degrada all'ultimo posto delle creature animate.
Grido il dolere, la sofferenza e la paura che Alessandro ha vissuto ad epilogo della sua brevissima esistenza, prima di rendere l'anima a chi lo ha accolto con l'unico Paterno Abbraccio della sua vita!
Innanzi a queste tragedie che si consumano nell'indifferenza di tutti, io, RICORDO questi piccoli, io m'indigno per la loro sorte.
Riposa in pace Alessandro, insieme ai troppi piccoli martiri che sono con te in Paradiso.


http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2010/03/20/visualizza_new.html_1734991624.html

lunedì 15 marzo 2010

Starmania - (Tycoon)

Francamente immaginavo che non avrei trovato la versione italiana della voce "STARMANIA" nella enciclopedia web wikipedia e non ne sono sorpreso dato l'isolamento degli italiani da quello che li circonda nello spazio e nel tempo, ho quindi dovuto consultare quella inglese all'indirizzo: 
e ho fatto una "scoperta sorprendente"!
Il musical francese "Starmania" che è del 1979 è di terribile attualità nel panorama politico italiano.
Perché?
Perchè un dei protagonisti dell'opera rock è Zero Janvier, un tycoon, un milionario che vuole buttarsi in politica e diventare presidente dell'occidente unificato!
Vi ricorda qualcuno?
A me sì e per due motivi: il primo è quello del tycoon che scende in politica,  mentre il secondo è legato all'aspetto teatrale dei due protagonisti, entrambi con la passione del canto e con la sola differenza che - come al solito - la realtà supera la fantasia.

In questo aspetto nessuno supera l'Italia, il nostro Zero Janvier è tutto vero, proprio a partire dal nome!

domenica 14 marzo 2010

www.internetforpeace.org

www.internetforpeace.org

Welcome to Internet for Peace

   
  Welcome to Internet for Peace.

Thank you for joining us in our mission to nominate the Net for the next Nobel Peace Prize.


QUESTO BLOG HA APPENA ADERITO ALLA CAMPAGNA PER L'ASSEGNAZIONE DEL NOBEL PER LA PACE A INTERNET.
DA SEMPRE SIAMO PROMOTORI DELLA DIGNITA' DELL'UOMO IN OGNI SUO ASPETTO E CREDIAMO CHE INTERNET SIA UN LUOGO DI INCONTRO/SCONTRO CIVILE.


 
 

sabato 13 marzo 2010

Auguri! Buon Compleanno! (in ritardo)


Cento anni fa nasceva a Pescara, Ennio Flaiano, il più grande scrittore italiano del secondo novecento.
Non trovo parole adeguate per descrivere la sua opera, dico solo che ogni volta che rileggo un passo di "Tempo d'uccidere" o del "Diario Notturno" comprendo di essere innanzi a un uomo la cui grande intelligenza lo ha isolato dal mondo in cui viveva e al quale credeva d'appartenere.
Fu profeta della modernità italiana nel senso più completo e  più vasto el termine.
Fu acutissimo osservatore un precursore dello sfacelo morale che sarebbe accaduto di lì a poco dopo la sua morte, mentre ora lo si ricorda per qualche aforisma citato spesso in modo errato e fuori luogo.
A lui mi ispiro e nella sua laicità - mai bigotta -  e nella sua religiosità - mai esibita - trovo conforto, trovo la ragione per vivere con distaccata serenità i miei giorni  e per comprenderli con arguta ironia e spensierata dolcezza.
 

facciamo a chi è peggio....


Questo blog è libero ed è come un diario pubblico in cui le riflessioni e le opinioni di un uomo comune sono a disposizione di tutti, senza esclusione, e senza pretendere nulla ed ha solo a cuore il destino dell'Italia, come entità culturale unica nel suo genere in tutto il mondo e perno della civiltà occidentale.


Bisogna dirlo: non c'è un limite al peggio!
Ciò che si sta verificando tra c.d. "maggioranza" e sedicente "opposizione" è ridicolo.
Sembra che ci sia tra le due parti una sorta di gara a chi fa-peggio dell'altro in termini di volgarità, faziosità e ineducazione.

Non sopporto i latrati di Re Lear, ferito a morte (si per dire), né le giagulatorie iettatorie del popolo viola!
Per me sono le due facce della stessa medaglia che detesto: l'assenza di ogni  spessore morale e culturale, l'assenza di ogni rispetto per sé stessi  e per gli altri.

Serve ragione ed equilibrio per tenere la rotta nei mari procellosi in cui la Nave Italia sta passando, ma, purtroppo, non vedo noccchieri all'altezza,  sia nell'attuale skipper, sia nei tanti pretendenti al "soglio" del timone!
Entrambi disprezzano l'altro, senza alcun proposito costruttivo.
Non si può accumulare così tanta esasperazione e violenza per-ora-verbale: prima o poi si arriverà al punto di rottura e  dalle parole si passerà ai fatti. Ne sono sicuro oramai.

Per evitare una simile sofferenza, serve "un'opposizione crociana" la sola che possa davvero servire al delicatissimo  momento che vive dell'Italia.
Nè si pensi di modificare l'assetto istituzionale della Repubblica, insinuando nostalgie monarchiche in un paese che è stato svuotato moralmente dall'ex casa regnante sul molo di Pescara.
La memoria serve per cercare d'evitare errori ricorrenti e similari.

Bisogna evitare che lo scontro si elevi a un punto di NON-ritorno, magari innescato dall'esplodere di una GRAVE CRISI internazionale che da troppe parti è già all'orizzonte (ce n'è solo l'imbarazzo della scelta).






sabato 6 marzo 2010

Il decreto salvaelezioni

Meglio così. 
Il decreto salvaelezioni ha evitato che la grave crisi della politica italiana potesse avere una scusa validissima per giustificare l'ingiustificabile, costituito dalla crisi totale del sistema democratico italiano.
Ora non ci sono più scuse. 
Non importa chi vincerà o chi perderà: sarà subito dopo le elezioni che i nodi verranno al pettine!
E ce ne sarà per tutti, nessuno escluso.

giovedì 4 marzo 2010

.... come la neve al sole

Osservo con attenzione gli eventi elettorali e trovo conferma a tutto quanto scritto in questo blog circa lo stato del nostro paese e della nostra società.
I fatti noti alla cronaca per la preparazione e la consegna delle liste elettorali sono emblematici circa la inadeguatezza, la dabbenaggine e l'improvvisazione di chi prende di candidarsi a governare la cosa pubblica, ma inconsciamente non ci riesce!
Questo "lapsus" non solo è freudiano, ma evidenzia la "caduta" nel senso letterale del suo termine: caduta di stile, di capacità e di ogni senso di buon senso comune.
Non ci sono parole per descrivere cosa sta accadendo a Milano e a Roma.
Iinnanzi a gravissimi errori e a manifesta incapacità,  mi sarei atteso almeno una dichirazione che constatasse la pochezza organizzativa, la smania smisurata di potere di pochi piccolissimi uomini chiusi nel loro egotismo: nulla di tutto questo si è detto né sentito uscire dalle bocche dei protagonisti.
Si sono invece uditi i soliti cori da stadio dei cortigiani e i latrati lontani di Re Lear che, solo come un cane, si sta sciogliendo come la neve al sole.
Povera Italia, sarà una risata che ti seppellirà! (Bakunin)

CONCORDIA RES PARVAE CRESCUNT