venerdì 31 dicembre 2010

TE DEUM

TE DEUM

Te Deum laudamus:

te Dominum confitemur.

Te aeternum patrem,

omnis terra veneratur.

Tibi omnes angeli,

tibi caeli et universae potestates:

tibi cherubim et seraphim,

incessabili voce proclamant:

"Sanctus, Sanctus, Sanctus

Dominus Deus Sabaoth.

Pleni sunt caeli et terra

majestatis gloriae tuae."

Te gloriosus Apostolorum chorus,

te prophetarum laudabilis numerus,

te martyrum candidatus laudat exercitus.

Te per orbem terrarum

sancta confitetur Ecclesia,

Patrem immensae maiestatis;

venerandum tuum verum et unicum Filium;

Sanctum quoque Paraclitum Spiritum.

Tu rex gloriae, Christe.

Tu Patris sempiternus es Filius.

Tu, ad liberandum suscepturus hominem,

non horruisti Virginis uterum.

Tu, devicto mortis aculeo,

aperuisti credentibus regna caelorum.

Tu ad dexteram Dei sedes,

in gloria Patris.

Iudex crederis esse venturus.

Te ergo quaesumus, tuis famulis subveni,

quos pretioso sanguine redemisti.

Aeterna fac

cum sanctis tuis in gloria numerari.

Salvum fac populum tuum, Domine,

et benedic hereditati tuae.

Et rege eos,

et extolle illos usque in aeternum.

Per singulos dies benedicimus te;

et laudamus nomen tuum in saeculum,

et in saeculum saeculi.

Dignare, Domine, die isto

sine peccato nos custodire.

Miserere nostri, Domine,

miserere nostri.

Fiat misericordia tua, Domine, super nos,

quem ad modum speravimus in te.

In te, Domine, speravi:

non confundar in aeternum.

domenica 26 dicembre 2010

Das Lied von der Erde

Gustav Mahler (1911 - 2011)

AUGURI NEROZZURRI!

RESURREZIONE.

http://www.youtube.com/watch?v=d6idPaGqvV8

Ipotesi per il 2011

Ennesima ipotesi: Cosa Pensare?
Sembra che agli italiani queste domande importino poco: amano seguire la moda politica e sociale del momento, gli uomini al balcone mediatico che tutto sanno e che strepitano consigli per risolvere i loro problemi, non quelli di chi - in buona fede - li segue sui blog o su FB.
Sono davvero in tanti a bussare alle porte della boutique della politica attraverso l'uso di internet, dei social network per riuscire in modo "nuovo" a perseguire vecchi intenti: il posto "sicuro" in una lista qualsiasi  per "aiutare il prossimo" in  Parlamento, magari a vostre spese.
Si sente in lontananza il Profumo d'elezioni....
A voi che mi leggete chiedo solo di pensare con la vostra testa e di guardare cosa c'è dietro ogni persona, ogni azione, ogni istanza politica o sociale, anche quella che sembra la migliore.
Vi chiedo solo riflessione e prudenza: attenti alla Chimera!

mercoledì 15 dicembre 2010

Uno sparo nel buio.

Ho letto questa recensione, ora compro questo libro per capire meglio.
http://informarexresistere.fr/marco-revelli-«italia-iniqua-senza-giustizia-sociale-a-vincere-saranno-odio-e-rancore».htmlE' giunto il momento di aprire gli occhi e di scacciare i re di cioccolata che ci opprimono e ci soffocano.
E' un momento confuso, come quando ci si alza dal letto dopo avere bevuto tanto, tantissimo: l'ubriacatura è finita....
.. meno male...

martedì 14 dicembre 2010

La vittoria di Re Pirro

La fiducia al Governo Berlusconi è stata di nuovo accordata dal Parlamento per tre voti, 314 a 311, ma questa vittoria è una vittoria di Pirro!
Non pensi, né pretenda chi ha "vinto" di potere continuare come se nulla fosse accaduto.
La mediocrità e la pochezza del contendere sconcertano gli osservatori più raffinati, mentre i veri problemi dell'Italia sono tenuti in terzo piano! 
Si apre ora una crisi profonda che condurrà questo paese a momenti di estrema tensione e conflitto: è già tutto  presente nell'aria, lo si respira ovunque si vada, in ogni città.
Le cose vanno male, nonostante la martellante campagna mediatica affermi il contrario.
Così non possiamo più andare avanti e il vecchio Re Lear, ora divenuto Re Pirro, deve davvero andarsene se - come dice sempre - ama davvero l'Italia.

sabato 30 ottobre 2010

Berlusconi.

Ognuno può manifestare il proprio pensiero liberamente, ma la "questione Berlusconi" riguarda qualcosa che è andato oltre il normale dibattito politico, anzi , penso che con esso non abbia proprio nulla a che fare.
E' una questione sugli  "stili di vita"  di chi esercita il ruolo di capo del governo che per  il suo ruolo istituzionale NON dovrebbe praticare, senza dare scandalo e/o cattivo esempio. 
Le azioni degli uomini non sono tutte uguali: alcune sono buone e altre non lo sono e  queste ultime devono essere eviatate e stigmatizzate.
Berlusconi ha oltrepassato questo limite morale e ciò non è possibile per un uomo che ricopre un altissimo incarico e ciò a prescindere dal fatto/dai fatti in-sé e per-sé a lui eventualmente riferibile. 
La misura (morale) è colma. Ora basta!
Chi pensa in buona fede che qualcosa si possa salvare di questa esperienza politica, a mio avviso si sbaglia e di molto.
Ripeto NON è per ragioni politiche, ma per altre, ben più basse ragioni, che così-non-si-può-più-andare-avanti. 
Mi spiace dirlo, ma stiamo entrando nel collo della bottiglia della fase finale della vita politica di un uomo che non può e non deve condizionare più la vita pubblica italiana.
Egli NON ascolta più nessuno e si pone sopra la legge degli uomini e, peggio ancora, di quella di DIO; pensa di fare quello che vuole e - nel conforto della sapienza biblica - vedo così ormai prossima la sua fine.
E' orribile vedere un uomo (la sua dignità vale come la mia e come la vostra e DEVE essere sempre rispettata) sfruttato per le sue debolezze per il tornaconto suo e dei suoi sodali, i quali, per primi, saranno i più lesti ad abbandonarlo.
Mi sembra di assistere alla versione comica di "Re Lear " e/o della "Vita è sogno" ed è per questo motivo che Berlusconi SE NE DEVE ANDARE VIA SUBITO per il bene  suo, dell'Italia e di tutti noi.
Serve subito un cambiamento morale e poi politico di grande respiro, MA NON scorgo all'orizzonte nessuno DEGNO di simile impresa ed è questa la mia grande preoccupazione politica: il futuro vago e adulterato dell'Italia.

mercoledì 27 ottobre 2010

Il Vitello d'Oro

http://www.youtube.com/watch?v=BTAjosr1gSE

Guardate l'illustrazione. I ricchi borghesi danzano attorno l'idolo d'oro che rappresenta l'illusione della prosperità e della ricchezza.
SCIOCCHI ILLUSI.
E' di grande attualità quella immagine, mai come ora i banchieri, fanno il loro immondo girotondo attorno al Vitello d'Oro, dimentichi che solo da Dio viene ogni bene,... ogni allegria, ogni grazia.
La musica di Schoenberg penetra nel profondo mistero della futilità di questo mondo e ci deve far pensare e credere che si possa vivere in altro modo, secondo la legge di DIO e non quella caduca degli uomini.

... l'assoluta coerenza ..... è il raggiungimento del Nulla?

... l'assoluta coerenza ..... è il raggiungimento del Nulla?

Non c'è rosa senza spine, ma ci sono tante spine senza rose.

Non c'è rosa senza spine, ma ci sono tante spine senza rose.  Schopenhauer.

martedì 12 ottobre 2010

balairatt.ch O balabiott???

QUESTA NOTA E' INDIRIZZATA SOLO AI PROMOTORI DI BAILAIRATT.ch ED E' A LORO DEDICATA.
Commento il contenuto del sito www.balairatt.ch e il gruppo su FB che chiedo agli amministratori di FB di chiuderlo in quanto contiene incitamenti all'odio razziale ed etnico.
Questo sito dà spunto a uno stato d'animo presente da molto tempo in alcuni italiani svizzeri (così si diceva in passato) che non vogliono assolutamente fare i conti con loro stessi, praticando la scienza più nobile, quella della conoscenza di se medesimi.
Questi italiani svizzeri si vergognano incosciamente di se, mentre consciamente si arrampicano sugli specchi per non vedere la propria realtà che quella INEVITABILE della completa integrazione economica, sociale e lavorativa con la Lombardia, con l'Italia.
Non comprendere (anche se non piace) questo concetto significa rimanere in uno stato infantile di cui il sito in commento è una chiarissima manifestazione ed è per questo motivo che NON servono le scuse di circostanza dell'Ambasciatore italiano-svizzero.
Serve invece una presa di coscienza dei ticinesi del proprio essere e soprattutto della propria geografia: Milano dista sessanta chilometri mentre Berna è lontana, laggiù, al di là delle montagne!
Anche con l'integrazione parziale della Svizzera  in 'Europa, il Ticino dovrà in ogni caso fare i conti con la storia (che non viene insegnata ai ticinesi), e con la sua posizione geografica.
Serve una revisione della coscienza di chi vive, pensa e parla in italiano e non accetta la sua lingua, anzi se ne vergogna, perché si sente INCOSCIAMENTE, in uno stato d'inferiorità mentale nei confronti degli altri, di "quelli-veri", ai quali dovere assomigliare, e ciò a cominciare dall'ostensione ossessiva della bandiera, così fuoriluogo per un italiano che, per definizione, è cittadino del mondo, da sempre impegnato nelle sue lotte di campanile!
Questa nota è la meditazione di chi conosce e ama una parte di sé che stando fuori di sé ha svilupppato un'esistenza diversa che mi ha sempre incuriosito mi incuriosisce.
Il Ticino rappresenta una storia alternativa il "come sarebbe stato se" per ogni lombardo e - forse - per ogni italiano, l'unità nazionale italiana non si fosse realizzata.
Il Ticino è il testimone fossile dei piccoli stati italiani preunitari e serve a comprendere bene come poteva essere la vita in uno stato grande come una attuale provincia italiana.
Duole molto l'atteggiamento fuori luogo e fuori della storia di una parte dell'opinone pubblica degli italiani svizzeri (così si diceva un tempo) che pensa di isolarsi dal mondo, senza accettarne le regole e i tempi.
Spero che questo contributo aiuti davvero a superare le barriere e ad abbattere un giorno il confine più assurdo d'Europa, l'ultimo stupido muro da abbattere quello che divide lo stesso popolo che parla la stessa lingua, lo stesso dialetto: cari animatori di bailairatt, siete davvero dei balabiott!!!

lunedì 30 agosto 2010

Aiutooooo! A volte gli zombie ritornano

SONO SEMPRE STATO CONTRO L'UNINOMINALE. 
Dopo avere letto chi è "favorevole" al sistema uninominale, sono ancora più contrario!!!
Il sistema elettorale deve assestarsi al sistema costituzionale.In Italia vige il sistema parlamentare, di conseguenza, il sistema proporzionale puro (una testa un voto) - seppure con uno sbarramento ragionevole - è l'unico che possa rappresentare bene il dettato costituzionale.
E' strano che chi si sbraccia a difesa della costituzione, non dica queste cose, forse perchè desidera in cuor suo costruire un sistema oligarchico che col la legge elettorale uninominale si determinerebbe.
Infine, vi ricordo che i guai del nostro paese sono iniziati con l'introduzione del sistema uninominale che ha destabilizzato il sistema politico italiano, peggiorandolo di fatto.
Nessuno può dire che ci siano stati progressi dal 1992 ad oggi, anzi è STORICAMENTE EVIDENTE il contrario. 
Ciò che ho detto NON HA alcuna valutazione politica, sono delle semplice constatazioni che suffragano quanto è accaduto in Italia da quasi vent'anni.
Se errare è umano, perseverare è diabolico.

domenica 29 agosto 2010

La storia - si sa - non si ripete, si assomiglia.

Berlusconi è come Ludovico  il Moro Sforza che con la sua stupida mania di grandezza distrusse lo Stato di Milano e spalancò le porte ai francesi e all'asservimento dell'Italia intera agli stranieri: quello che fu è davvero poca cosa rispetto a ciò che sta accadendo ora.

Non servono teoremi, né "complotti" sull'origine di questo scellerato patto: gli affari sono affari, MA mettere alla berlina un'intera nazione è un atto vile e disdicevole che non ha alcuna giustificazione!

Innanzi al "solito" spettacolo di nani puttane e ballerine, mi sono vergognato e penso che con me la maggioranza degli italiani.
La misura è davvero colma! 

RIALZATI ITALIA!

giovedì 15 luglio 2010

La vita è così dura in Italia che anche i polipi italiani devono emigrare per affermarsi e fare fortuna. Di questo mondiale 2010, Paolo, il polipo veggente, è il simbolo, rappresenta l'Italia vincente, sicura nelle scelte (8 su 8) ed è una speranza per tutti gli italiani, giovani e meno giovani, che la fortuna e il meritato successo arrivano dopo un percorso formativo mirato ad obbiettivi certi e condivisi.
Paolo il polipo è "l'italiano dell'anno", così sfuggente e tentacolare da far impallidire gli italiani che contano, così avvinghiati alle poltrone come se avessero le ventose!
Paolo il polipo è un vincente suo malgrado e certamente non tornerà più in Italia dove nessuno aveva intravisto e creduto nelle suo doti straordinarie, ancora una volta possiamo lamentare l'ennesima fuga di cervelli anche se a noi resta la tenue speranza che il cefalopode più famoso del mondo ritorni a casa ad illuminare le scelte politiche ed economiche della sua patria natia.

http://www.corriere.it/sport/speciali/2010/mondiali-calcio-sudafrica/notizie/11-luglio-polpo-paul-italiano_8179b362-8cd6-11df-bfcf-00144f02aabe.shtml

domenica 20 giugno 2010

Il Vangelo secondo Saramago.

José Saramago è stato l'esempio più fulgido e più significativo dello svuotamento umano, morale e materiale della cultura occidentale.
Saramago è il figlio del nichilismo che desidera cancellare la memoria cristiana del Portogallo e dell'Europa con un tratto di penna, nel goffo tentativo di propinare al proprio pubblico un "altro mistero buffo" a cui credere.
Saramago si è distinto per la palese malafede  e per la banale faziosità del suo pensiero, ma soprattutto, per la violenta insofferenza verso le altrui convinzioni religiose e idee politiche.
Rispetto le idee e la religione praticata dal mio prossimo e PRETENDO lo stesso da gli altri: Saramago non era di questo avviso perché era comunista.
Uso l'aggettivo "comunista" nel senso di coloro i quali, in nome di una pseudo-rivelazione politica, uccidevano e opprimevano le coscienze e la vita delle persone, manipolavano la realtà e la storia dei singoli e dei popoli a loro piacere  per assecondare i loro scopi e che  occultavano la verità per sostituirla con la menzogna!
Era un comunista di stampo stalinista, ossia di quelli che hanno avvallato e nullificato l'evidenza dell'uccisione di venti milioni di persone che avevano l'unico difetto di non essere comunisti.
Era un comunista che vedeva nella religione (attenzione, qualsiasi religione) un nemico assoluto da combattere totalmente.
Era un comunista reso milionario dai suoi libri e come tale irrideva la ricchezza e praticava un odio (quello sì) teologico per tutti coloro i quali non la pensavano come lui.
Era un comunista che vedeva nel cristianesimo l'irragionevolezza di chi dà un senso alla vita e di chi affronta la morte con speranza.
Era un comunista a cui la sua lunga vita NON HA INSEGNATO NIENTE, perché niente poteva insegnare chi, come lui, sapeva - per definizione - già tutto!
Saramago - anche di fronte alla catastrofe post-sovietica - non ha mai condannato il comunismo, neanche nella sua versione più folle, quella del regime della Corea del Nord, tuttora vigente, mostrando al mondo intero, che nel frattempo lo insigniva di un premio letterario di anno in anno sempre meno significativo, la sua pervicace NEGAZIONE della semplice evidenza dei fatti.
Un simile uomo non merita rispetto, perché nella sua vita NON ne ha MAI concesso agli altri.

mercoledì 2 giugno 2010

L'ora delle decisioni difficili.

Si avvicina sempre più velocemente l'ora delle decisioni difficili.
E' evidente che tutto il mondo stia precipitando verso una guerra inevitabile.
Chi pensa che si possa far qualcosa, che vi sia spazio per una estrema mediazione, sbaglia.
I giochi sono praticamente fatti, e non c'è quasi più nulla da fare.
Servirebbe un miracolo!

lunedì 29 marzo 2010

Saviano hai torto!

Saviano e gli ottantamila che hanno sottoscritto la c.d. "provocazione" hanno torto.
L'Italia è una democrazia compiuta da nord a sud, isole comprese!
Non abbiamo bisogno di osservatori ONU e OCSE, non ne abbiamo bisogno perché, malgrado tutto, gli italiani possono decidere, in libertà e secondo la loro coscienza.
Più volte sono stato critico con questo governo, tuttavia - è opportuno dirlo - è un governo legittimo e votato liberamente.
Le persone come Saviano che cianciano di democrazia farebbero bene a ricordarlo per potere fare  un'opposizione vera e non sedicente come quella che va in onda tutti i giorni fino al punto che non c'è più differenza tra governo e opposizione.
Basta ragliare! 
Serve spirito davvero costruttivo se si vuole veramente il cambiamento!

lunedì 22 marzo 2010

Voi che ne dite? Non è forse venuto il momento di dire "basta"?

Uccidere un cristiano non è reato, potremmo dire così se non fosse l'ennesima tragedia di violenza (a senso unico) religiosa che dalla Nigeria fino all'India manifesta che l'intolleranza e l'odio religioso per i cristiani e verso i cristiani con  la complicità della c.d. comunità internazionale che se ne sbatte del  genocidio del Darfur, o di ciò che accade in Cina o in Pakistan!
Non paghiamo le tasse solo per pagarle, ma promuovere la giustizia in Italia e fuori nel mondo.
Non vale la globalizzazione a senso unico, deve valere la globalizzazione della tolleranza dell'uguaglianza e della libertà di religione, ivi compresa quella di non averne nessuna.
Questa è la nostra eredità e la nostra civiltà; tuttavia da troppe parti in Europa e in Italia si è diffuso e si diffonde un lezzo violento antiumano e anticristiano; in altre parole, gli italiani e, più di loro, gli europei hanno deciso di segare il ramo dell'albero sui siedono!
Potrei essere ateo, e non lo sono, ma quello che sta accadendo nel mondo è preoccupante e totalizzante: bisognerebbe esserne tutti più coscienti e consapevoli che nel 2010 chi NON si converte all'Islam viene bruciato innanzi ai propri figli e la moglie viene stuprata dai tutori dell'ordine!
Voi che ne dite?
Io penso che sia venuto il momento di dire basta!



http://www.repubblica.it/ultimora/24ore/PAKISTAN-NO-ALLISLAMCRISTIANO-BRUCIATO-E-MOGLIE-STUPRATA/news-dettaglio/3763262

NON abbiamo bisogno di osservatori!

Non c'è alcun bisogno di "osservatori".

Il voto NON è "inquinato", esse è libero e - proprio perché è tale - quando non va alla nostra squadra-del-cuore ci arrabbiamo e siamo tentati di "osservare" e/o "ricontare".

L'azione intrapresa da Saviano non è giusta perché è figlia della peggiore cultura del sospetto, quella praticata dai così detti "due poli", così in apparenza diversi, ma in realtà così uguali da non riuscirli a distinguere.

In questo paese manca governo ed opposizione perché nessuno desidera proporre, MA solo distruggere per il timore che l'altro possa, a suo scapito, governare.

In questo paese, governare o fare l'opposizione significa occuparsi quotidianamente di-cosa-fa-l'altro, senza badare ai veri problemi, senza ascoltare chi si pretende di rappresentare.

In altre parole, la situazione attuale è il palese fallimento del bipolarismo politico e partitico che è semplicemente inadatto a governare un paese ricco e complesso come l'Italia.
 
In più di quindici anni questo bipolarismo ha distrutto l'Italia socialmente ed economicamente e l'ha esposta alla crisi morale e sociale che sotto i nostro occhi.

E' tempo di riportare l'Italia alla normalità assecondando la sua storia millenaria fatta di particolari, ritornando al pluralismo delle idee e dei confronti che sono gli unici veri antidoti alla deriva populista che viene praticata copiosamente da entrambe le parti!

Morirete di sete 2.0

Torno ancora sulla privatizzazione dell'acqua e, nell'attesa di quella dell'aria, segnalo l'articolo apparso su corriere.it dove si comuica al lettore che quasi due milioni di bambini muoino di sete!
Siamo nel 2010 e - invece di costruire le ennesime macchine da guerra - facciamo morire di sete i più piccoli nel senso più evangelico del termine!
Questa è davvero una grande perversione: nel nordo del mondo è "nuovo imprenditore" chi fa pagare l'acqua, nel sud del mondo, dove le persone non hanno alcuna risorsa, chi se ne frega se muoiono di sete.
Questo scandalo è sotto gli occhi di tutti e pochi protestano contro la privatizzazione dell'acqua oppure - più semplicemente - aspettano la loro ora coperti dalla sozzura delle multinazionali del'acqua!
Che schifo di mondo!



LE VIE DELL'INFERNO SONO LASTRICATE DI BUONE INTENZIONI!


Questo è il testo della lettera che ho scritto su sollecitazione di alcune associazioni "anti banca" con cui collaboro.
Buona lettura!

Faccio seguito ai precedenti colloqui per rispondere alle tue domande circa il possibile impatto che il recentissimo Decreto Legislativo n. 28 del 4 marzo 2010, di attuazione dell’art. 60 della Legge 18.6.2009, n. 69 in materia di “Norme in materia di mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 53 del 5 marzo 2010, potrebbe avere sulle sorti dei tuoi gli associati e, in merito, dopo una prima valutazione, ti specifico quanto segue.
Premetto che io sono un conciliatore professionale e che la conciliazione può essere un ottimo strumento per la soluzione alternativa di alcuni tipi di contenzioso civile, MA MAI potrà essere praticata come “la soluzione definitiva” dei mali della giustizia civile italiana, tema sul quale NON mi intrattengo in questa sede perché è fuori luogo.
Ciò detto, Ti ricordo l'antico adagio “le vie dell'inferno sono lastricate di buone intenzioni” e ti confesso che, da una prima analisi del Decreto Legislativo n. 28 del 4 marzo 2010, di attuazione dell’art. 60 della Legge 18.6.2009, n. 69, sembra che – in materia di contenzioso bancario – ci sia proprio un bel problema in arrivo per i tuoi soci!
Per ciò che interessa la vita dell'associazione e gli interessi dei suoi associati il Decreto Legislativo n. 28 del 4 marzo 2010, di attuazione dell’art. 60 della Legge 18.6.2009, n. 69, entrato in vigore in data 20 marzo 2010, afferma che nelle materie di cui ai contratti bancari il ricorso alla conciliazione è preliminarmente obbligatorio ed è addirittura condizione di procedibilità all'azione civile contro la banca; in altre parole, senza avere esperito obbligatoriamente la conciliazione, NON si può andare innanzi al giudice, pena la irricevibilità dell'azione e il conseguente suo rigetto.
Di conseguenza, qualsiasi cittadino italiano che volesse “agire in giudizio per la tutela dei propri diritti” (cfr. Art. 24, comma 1 Costituzione) dovrà OBBLIGATORIAMENTE rivolgersi a un ente di conciliazione con aggravi in termini di tempo e di costi.
Questa mia preoccupazione è condivisa anche dal mio Ordine di appartenenza, quello di Milano, che con la deliberazione del 18/3/2010 ha testualmente espresso che “porre il ricorso alla mediazione come condizione di procedibilità processuale in determinati ambiti di materie, seppure con obiettivi di deflazionare la giustizia e diffondere la cultura del ricorso a soluzioni alternative di risoluzione delle controversie, porterà, di contro, a procrastinare l’inizio dell’azione giudiziaria con grave dispendio di tempi e costi che incideranno negativamente sulla società e in particolare sul cittadino, facendo così venir meno la reale funzione del nuovo istituto di strumento a tutela del cittadino.” (cfr. deliberazione Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Milano del 18/3/2010).
Come comprenderai, la buona intenzione di dotare l'ordinamento civile di uno strumento per la soluzione alternativa delle controversie è stata immediatamente colta al volo da chi, nel sistema bancario, ha l'interesse a bloccare qualsiasi azione risarcitoria e/o di restituzione di quanto indebitamente percepito!
Infatti, nella conciliazione ciascuna parte è tenuta a produrre documentazione a sostegno della propria pretesa, quindi, nel nostro caso la banca finirebbe per avere subito la visione dei conteggi e di tutti i documenti a sostegno della potenziale azione giudiziaria, il tutto senza l'assistenza di un legale qualificato perché la legge in commento prevede che in conciliazione la parte (ossia il tuo associato) possa difendersi da solo!
In altre parole, lo strazio della giustizia civile è colpa-degli-avvocati e non dei governi che si sono susseguiti per sessant'anni senza fare nulla di serio per garantire il VERO ACCESSO ALLA GIUSTIZIA come invece previsto dall'Art. 24 commi 2 e 3 della Costituzione!
Lo scopo è evidente nella materia bancaria: senza protezione di un legale, la banca, sfruttando l'asimmetria contrattuale anche e soprattutto nella conciliazione, potrebbe pressare un soggetto già psicologicamente turbato e in gravi ristrettezze economiche, ottenendo così la CONCILIAZIONE, ossia un titolo esecutivo che definisce in modo TOMBALE la possibile e doverosa domanda di risarcimento dei danni e di restituzione dell'indebito.
Anche in questo caso l'Ordine degli Avvocati di Milano – in un più ampio contesto (il nostro è logicamente più ristretto) - ha GIUSTAMENTE puntualizzato che “la mancata previsione, nel provvedimento in questione, della assistenza legale al cittadino che ricorre alla mediazione, fa emergere la volontà di espellere il ruolo della classe forense dal nuovo istituto, compromettendo il diritto di difesa del cittadino.” (cfr. deliberazione Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Milano del 18/3/2010).
In altre parole, il Decreto Legislativo n. 28 del 4 marzo 2010, di attuazione dell’art. 60 della Legge 18.6.2009, n. 69 in materia di “Norme in materia di mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali” nasce a mio avviso gravato di un possibile VIZIO di incostituzionalità per la violazione degli artt. 3, 24 della Costituzione; a tale proposito, la più volte citata deliberazione del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Milano del 18/3/2010 ha affermato che alcuni degli elementi previsti nella legge potrebbero “compromettere le stesse possibilità di efficacia del funzionamento del nuovo istituto della mediazione e sui quali si ritiene di sollevare dubbi di legittimità costituzionale”.
In conclusione, sembra verosimile affermare che l'introduzione della conciliazione aumenterà le difficoltà – già adesso enormi – in cui i soci della tua associazione si dibattono, confermando l'assoluto disinteresse delle istituzioni alla soluzione dei gravissimi problemi degli utenti bancari.
Auspico che le pressioni e le critiche sollevate immediatamente dagli avvocati potranno riportare nell'alveo del dettato costituzionale la legge sulla conciliazione entrata in vigore il 20 marzo 2010.

domenica 21 marzo 2010

In memoria di Alessandro e di tanti come lui

Riporto l'articolo apparso su ANSA.it per segnalare l'ennesimo episodio di brutale violenza omicida contro i bambini.
Alessandro aveva otto mesi e piangeva per la fame e l'abbandono: la madre e il suo convivente lo hanno probabilmente ucciso in seguito all'abuso di cocaina.
Ho avuto la fortuna di avere tra le braccia mia figlia a otto mesi e mi sembra impossibile ed incomprensibile che un genitore possa compiere simili gesti!
Questo sito che difende la dignità dell'uomo dall'inizio della vita fino al suo ultimo respiro, non può tacere innanzi al grido di dolore e di completo abbandono in cui dei piccoli, piccolissimi innocenti diventano oggetto di sfogo della umana bestialità, che ci rendere peggiori degli animali che ci degrada all'ultimo posto delle creature animate.
Grido il dolere, la sofferenza e la paura che Alessandro ha vissuto ad epilogo della sua brevissima esistenza, prima di rendere l'anima a chi lo ha accolto con l'unico Paterno Abbraccio della sua vita!
Innanzi a queste tragedie che si consumano nell'indifferenza di tutti, io, RICORDO questi piccoli, io m'indigno per la loro sorte.
Riposa in pace Alessandro, insieme ai troppi piccoli martiri che sono con te in Paradiso.


http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2010/03/20/visualizza_new.html_1734991624.html

lunedì 15 marzo 2010

Starmania - (Tycoon)

Francamente immaginavo che non avrei trovato la versione italiana della voce "STARMANIA" nella enciclopedia web wikipedia e non ne sono sorpreso dato l'isolamento degli italiani da quello che li circonda nello spazio e nel tempo, ho quindi dovuto consultare quella inglese all'indirizzo: 
e ho fatto una "scoperta sorprendente"!
Il musical francese "Starmania" che è del 1979 è di terribile attualità nel panorama politico italiano.
Perché?
Perchè un dei protagonisti dell'opera rock è Zero Janvier, un tycoon, un milionario che vuole buttarsi in politica e diventare presidente dell'occidente unificato!
Vi ricorda qualcuno?
A me sì e per due motivi: il primo è quello del tycoon che scende in politica,  mentre il secondo è legato all'aspetto teatrale dei due protagonisti, entrambi con la passione del canto e con la sola differenza che - come al solito - la realtà supera la fantasia.

In questo aspetto nessuno supera l'Italia, il nostro Zero Janvier è tutto vero, proprio a partire dal nome!

domenica 14 marzo 2010

www.internetforpeace.org

www.internetforpeace.org

Welcome to Internet for Peace

   
  Welcome to Internet for Peace.

Thank you for joining us in our mission to nominate the Net for the next Nobel Peace Prize.


QUESTO BLOG HA APPENA ADERITO ALLA CAMPAGNA PER L'ASSEGNAZIONE DEL NOBEL PER LA PACE A INTERNET.
DA SEMPRE SIAMO PROMOTORI DELLA DIGNITA' DELL'UOMO IN OGNI SUO ASPETTO E CREDIAMO CHE INTERNET SIA UN LUOGO DI INCONTRO/SCONTRO CIVILE.


 
 

sabato 13 marzo 2010

Auguri! Buon Compleanno! (in ritardo)


Cento anni fa nasceva a Pescara, Ennio Flaiano, il più grande scrittore italiano del secondo novecento.
Non trovo parole adeguate per descrivere la sua opera, dico solo che ogni volta che rileggo un passo di "Tempo d'uccidere" o del "Diario Notturno" comprendo di essere innanzi a un uomo la cui grande intelligenza lo ha isolato dal mondo in cui viveva e al quale credeva d'appartenere.
Fu profeta della modernità italiana nel senso più completo e  più vasto el termine.
Fu acutissimo osservatore un precursore dello sfacelo morale che sarebbe accaduto di lì a poco dopo la sua morte, mentre ora lo si ricorda per qualche aforisma citato spesso in modo errato e fuori luogo.
A lui mi ispiro e nella sua laicità - mai bigotta -  e nella sua religiosità - mai esibita - trovo conforto, trovo la ragione per vivere con distaccata serenità i miei giorni  e per comprenderli con arguta ironia e spensierata dolcezza.
 

facciamo a chi è peggio....


Questo blog è libero ed è come un diario pubblico in cui le riflessioni e le opinioni di un uomo comune sono a disposizione di tutti, senza esclusione, e senza pretendere nulla ed ha solo a cuore il destino dell'Italia, come entità culturale unica nel suo genere in tutto il mondo e perno della civiltà occidentale.


Bisogna dirlo: non c'è un limite al peggio!
Ciò che si sta verificando tra c.d. "maggioranza" e sedicente "opposizione" è ridicolo.
Sembra che ci sia tra le due parti una sorta di gara a chi fa-peggio dell'altro in termini di volgarità, faziosità e ineducazione.

Non sopporto i latrati di Re Lear, ferito a morte (si per dire), né le giagulatorie iettatorie del popolo viola!
Per me sono le due facce della stessa medaglia che detesto: l'assenza di ogni  spessore morale e culturale, l'assenza di ogni rispetto per sé stessi  e per gli altri.

Serve ragione ed equilibrio per tenere la rotta nei mari procellosi in cui la Nave Italia sta passando, ma, purtroppo, non vedo noccchieri all'altezza,  sia nell'attuale skipper, sia nei tanti pretendenti al "soglio" del timone!
Entrambi disprezzano l'altro, senza alcun proposito costruttivo.
Non si può accumulare così tanta esasperazione e violenza per-ora-verbale: prima o poi si arriverà al punto di rottura e  dalle parole si passerà ai fatti. Ne sono sicuro oramai.

Per evitare una simile sofferenza, serve "un'opposizione crociana" la sola che possa davvero servire al delicatissimo  momento che vive dell'Italia.
Nè si pensi di modificare l'assetto istituzionale della Repubblica, insinuando nostalgie monarchiche in un paese che è stato svuotato moralmente dall'ex casa regnante sul molo di Pescara.
La memoria serve per cercare d'evitare errori ricorrenti e similari.

Bisogna evitare che lo scontro si elevi a un punto di NON-ritorno, magari innescato dall'esplodere di una GRAVE CRISI internazionale che da troppe parti è già all'orizzonte (ce n'è solo l'imbarazzo della scelta).






sabato 6 marzo 2010

Il decreto salvaelezioni

Meglio così. 
Il decreto salvaelezioni ha evitato che la grave crisi della politica italiana potesse avere una scusa validissima per giustificare l'ingiustificabile, costituito dalla crisi totale del sistema democratico italiano.
Ora non ci sono più scuse. 
Non importa chi vincerà o chi perderà: sarà subito dopo le elezioni che i nodi verranno al pettine!
E ce ne sarà per tutti, nessuno escluso.

giovedì 4 marzo 2010

.... come la neve al sole

Osservo con attenzione gli eventi elettorali e trovo conferma a tutto quanto scritto in questo blog circa lo stato del nostro paese e della nostra società.
I fatti noti alla cronaca per la preparazione e la consegna delle liste elettorali sono emblematici circa la inadeguatezza, la dabbenaggine e l'improvvisazione di chi prende di candidarsi a governare la cosa pubblica, ma inconsciamente non ci riesce!
Questo "lapsus" non solo è freudiano, ma evidenzia la "caduta" nel senso letterale del suo termine: caduta di stile, di capacità e di ogni senso di buon senso comune.
Non ci sono parole per descrivere cosa sta accadendo a Milano e a Roma.
Iinnanzi a gravissimi errori e a manifesta incapacità,  mi sarei atteso almeno una dichirazione che constatasse la pochezza organizzativa, la smania smisurata di potere di pochi piccolissimi uomini chiusi nel loro egotismo: nulla di tutto questo si è detto né sentito uscire dalle bocche dei protagonisti.
Si sono invece uditi i soliti cori da stadio dei cortigiani e i latrati lontani di Re Lear che, solo come un cane, si sta sciogliendo come la neve al sole.
Povera Italia, sarà una risata che ti seppellirà! (Bakunin)

lunedì 15 febbraio 2010

IO NON RIDEVO

IO NON RIDEVO.
E OGGI C'E' ANCORA POCO DA RIDERE E MOLTO DA VERGOGNARSI!

domenica 7 febbraio 2010

.... e perché a me no?

Per i pochi europeisti rimasti, richiamo un articolo del Corriere.it qui sotto allegato.

Questo articolo fa compredere il livello di corruzione morale e materiale degli eurocrati e la loro estrema disinvoltura con la quale s'ingegnano a spendere i nostri soldi!

Si diceva che era meglio essere "governati" da Bruxelles piuttosto che da Roma-Ladrona, ma a giudicare dal tenore dell'articolo, sorgono legittimi dubbi.

E' giunto il tempo di riconsiderare complessivamente dalle fondamenta l'Unione Europea e la gestione delle risorse.

Non possiamo fare a meno dell'integrazione europea, MA dobbiamo pretendere che non si ripeta ciò che in Italia - da sempre - biasimiamo!




giovedì 4 febbraio 2010

L'ULTIMA POESIA DI MARIO LUZI

Questa è l'ultima poesia, battuta al computer da Caterina Trombetti, sua assistente e amica, domenica sera, poche ore prima della morte.
Questi sono gli ultimi versi di Mario Luzi, sommo poeta del Novecento.

Il termine, la vetta
di quella scoscesa serpentina
ecco, si approssimava,
ormai era vicina,
ne davano un chiaro avvertimento
i magri rimasugli
di una tappa pellegrina
su alla celestiale cima.

Poco sopra
alla vista
che spazio si sarebbe aperto
dal culmine raggiunto...
immaginarlo
già era beatitudine
concessa
più che al suo desiderio al suo tormento.

Sì, l' immensità, la luce
ma quiete vera ci sarebbe stata?
Lì avrebbe la sua impresa
avuto il luminoso assolvimento
da se stessa nella trasparente spera
o nasceva una nuova impossibile scalata...

Questo temeva, questo desiderava.

lunedì 1 febbraio 2010

sabato 30 gennaio 2010

Re Julien 2.0

Questa è l'ultima trovata di Re Julien!
E' dai piccoli (e non tanto piccoli) episodi come questo che si comprende una persona.
E' giunto davvero il momento per un'opposizione "crociana", come da tempo ho segnalato all'attenzione di questo blog!
Ora basta.


http://www.corriere.it/politica/10_gennaio_30/garibaldi-claudio-ricci_24c422aa-0d6b-11df-829b-00144f02aabe.shtml

lunedì 25 gennaio 2010

Re Julien: Sbrighiamoci prima che torni a tutti il buonsenso!

Re Julien: Sbrighiamoci prima che torni a tutti il buonsenso!
Questa è una battuta tratta dal sito wikiquote in italiano che riporto in uno dei dialoghi più esilaranti del film Madagascar 2; in esso, il re dei lemuri, Re Julien, è la maschera tipica del politico occidentale, è un icona della insensibile arroganza con cui il potere è tutti giorni gestito.
In realtà Re Julien è un irresponsabile perché parla senza pensare e spaccia la sua ignoranza per saggezza, seguito da un corteo d'imbecilli festanti!
Questo personaggio è emblematico circa la faciloneria con cui qualsiasi problema è affrontato dai governanti che sono completamente autoreferenziati (Re Julien parla da solo e riceve risposta solo dallo stupido Tigellino Maurice), proprio come per i vari "consiglieri" ed "esperti" che infestano le democrazie occidentali.
In ultimo, ma non da ultimo, Re Julien descrive benissimo il capo del governo italiano tanto ciarliero quanto inopportuno, tanto superficiale quanto egotico.
Coraggio leggete qui sotto e vi meraviglierete del realismo di un semplice cartone animato!
Buona Notte!

TRATTO DA: http://it.wikiquote.org/wiki/Madagascar_2

Re Julien: Ascoltatemi, vi aiuterò io! C'è solo un modo di riavere la vostra preziosa acqua, io il vostro ben amato Re Julien devo semplicemente offrire un piccolo sacrificio ai miei buoni amici gli dei dell'acqua dentro il vulcano!
Rinoceronte: E a che serve?
Re Julien: A che serve? Eccellente domanda. Il mio sacrificio va dentro il vulcano poi gli dei amichevoli mangiano il mio sacrificio [imita gli dei] "mmh molto buono, grazie del sacrificio" "tieni, prendi un altro sacrificio" "no, basta così per oggi" "senti, guarda che mi offendo se non prendi un altro sacrificio" "ho detto che non voglio un altro sacrificio, va bene!?" "guardati, sei tutto pelle e ossa!" "no, ho detto basta così chiarooo!?!?!".... Gli dei mangiano il sacrificio, sono riconoscenti e mi danno un po' della loro acqua poi io la do a voi.
Gloria: Cosa?!?
Antilope: E funziona?
Re Julien: No... cioè sì! ehm ehm... Maurice?
Maurice: Ehm... fifty-fifty.
Struzzo: Lo faremo! [la folla di animali dietro gioisce]
Re Julien: Eccellente! Ora mi serve solo qualcuno che voglia entrare nel vulcano ed essere mangiato dagli dei, volontari? Alzate la mano forza! d'accordo mi serve qualcuno che magari non abbia mai trovato l'amore, che sappia guardare la morte dritta negli occhi, un vero autentico eroe!
Melman: Vado io!
Gloria: Melman?!? [la folla gioisce di nuovo e portano Melman verso il vulcano]
Re Julien: Sbrighiamoci prima che torni a tutti il buonsenso!

venerdì 8 gennaio 2010

.... fu come giocare col fuoco ...

Rosarno è il primo caso di una rivolta articolata e collettiva di persone straniere residenti in Italia.


Non ne sono affatto stupito, me lo aspettavo e penso che questo sia solo il primo "vero e grande" caso.


Altri ne seguiranno.


Le condizioni politiche, sociali ed economiche dell'Italia dei primi anni novanta hanno favorito - nel disinteresse generale - il formarsi di questi nodi gordiani rappresentati da svariati e contrapposti interessi.


In quel frangente, mentre in Italia imperversava "mani pulite", svariate centinaia di migliaia di stranieri arrivarono alla chetichella nel nostro paese da tutto il mondo per assicurarsi una futuro migliore, esattamente come fecero gli italiani non molti anni prima.


Gli italiani non compresero subito la portata epocale del fenomeno, né i governanti cercarono di regolare seriamente il fenomeno: si agì come al solito, per decreto e per "emergenza" e tutto finì in tal modo.


Dopo più di quindici anni anni, la società italiana - investita da una crisi economica epocale - incomincia a raccogliere ciò che è stato seminato e a domandarsi che cosa è successo!


In questo momento le autorità devono fronteggiare la "solita emergenza" e la popolazione italiana deve sopportare - come al solito - il risultato di anni d'incuria e di abbandono di qualsiasi politica sociale!


Stesso discorso - ma molto più complicato - vale anche per gli immigrati. Nessuna seria politica d'integrazione, tante meritevoli iniziative locali e private, senza alcun coordinamento né raccordo con le istituzioni!


Certamente non possiamo continuare in questo modo: serve una politica organica di selezione e di inserimento di chi lavora regolarmente in Italia che tenga conto delle esigenze reali della nostra società nel pieno della società, della storia italiana, il tutto senza sconti per nessuno e a qualsiasi titolo.


Ciò che sta accadendo a Rosarno è gravissimo e non si deve sottovalutare i molteplici aspetti né strumentalizzarli, né banalizzarli come si tende sempre a fare in simili occasioni.


Occorre buon senso e ragione, occorrono provvedimenti condivisi e soprattutto occorrono diverse attitudini innanzi a simili - annunciate - catastrofi.


E questo è solo l'inizio!



sabato 2 gennaio 2010

Ingiustizia

L'italiano è mosso da un bisogno sfrenato d'ingiustizia.


Ennio Flaiano

SENZA PAROLE

- SENZA PAROLE -

Ciò che mi ha detto il tram






Pubblico due link tratti dal Corriere della Sera.it relativi a due diverse dichiarazioni di due esponenti degli opposti schieramenti che si fronteggiano senza riserve nell'attuale agone politico.
La prima riferisce l'ennesima esternazione del Ministro Brunetta circa la necessità di riformare la prima parte della Costituzione Repubblicana, mentre la seconda riferisce di un post del europarlamentare IDV De Magistris circa la sua idea di un "bizzarro" salvacondotto per il Presidente del Consiglio, il tutto corredato dai commenti dei diversi esponenti politici.
Nel momento dei SALDI, la scena politica italiana si adegua e parte con sensazionali offerte alla pubblica opinione, dimenticando però che gli italiani sono troppo presi a sfruttare gli ultimi giorni delle festività natalizie per spendere le ultime risorse in capi d'abbigliamento e calzature, ignari delle incredibili esternazioni fatte dai loro rappresentanti!
In verità, proprio mentre si parla di RIFORME, subito, si fa in modo che nulla si muovi:  basta davvero poco per rendersene conto; infatti le due boutade servono alle "opposte fazioni" per ritrovarsi nel mezzo del partito-dell'immobilismo.
E' verissimo l'Italia ha bisogno di grandi riforme, ma per farle sul serio servono parimenti persone di elevata capacità e di un pizzico di buon senso, cosa che - a mio avviso - NON esiste in questo momento nel nostro panorama politico.


A questo punto vi dico cosa penso io, oggi, 2 gennaio 2010, per il bene comune di tutti noi (nessuno escluso); sono pensieri che sono affiorati in me oggi mentre prendevo il tram a Milano e, per citare il quadro celeberrimo di Carlo Carrà, dirò in seguito ciò che mi ha detto il tram. (http://www.mart.trento.it/gallery.jsp?ID_LINK=96&area=42&id_context=114)


Credo che i politici italiani (nessuno escluso) rappresentino bene i propri rappresentati. 
Credo che tutti debbano impegnarsi per INCLUDERE l'altro e non prodigarsi per escluderlo nella gestione della cosa pubblica.
Credo che la Costituzione italiana debba essere riformata nella prima e nella seconda parte.
Credo che affermazioni oltraggiose (oltre che violente) NON debbano essere pubblicate, né proferite da qualsiasi persona politica ovunque e a qualunque titolo.
Credo che la persona di Bettino Craxi debba essere rivalutata e giudicata anche per il bene che seppe fare all'Italia.
Credo che l'intera storia d'Italia dal 1946 in poi debba essere riletta alla luce delle evidenze storiche e non secondo criteri politici sempre molto simili a quelli tipici del tifoserie calcistiche. 
Credo che gli italiani debbano incominciare a camminare con le loro gambe perché sono più intelligenti e capaci di quelli che vediamo in TV.
Credo che l'Italia meriti un governo migliore di quello legittimamente in carica.
Credo che gli italiani meritino una giustizia più giusta e più imparziale di quella legittimamente amministrata.
Credo che il buon senso e prudenza debbano guidare qualsiasi scelta politica, nell'interesse comune.
Credo che la violenza verbale, fisica e terroristica sia una minaccia seria e attuale che deve essere affrontata da tutti, nessuno escluso e senza-SE-e-senza-MA.


Credo infine che in tutti questi anni qualcosa di buono sia stato fatto da tutti, nessuno escluso e che si debba proprio partire dall'inventario di queste cose-buone e ben-fatte per costruire durature riforme, senza ansie e senza rancori.


Ancora una volta BUON ANNO!








CONCORDIA RES PARVAE CRESCUNT


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