sabato 30 gennaio 2010

Re Julien 2.0

Questa è l'ultima trovata di Re Julien!
E' dai piccoli (e non tanto piccoli) episodi come questo che si comprende una persona.
E' giunto davvero il momento per un'opposizione "crociana", come da tempo ho segnalato all'attenzione di questo blog!
Ora basta.


http://www.corriere.it/politica/10_gennaio_30/garibaldi-claudio-ricci_24c422aa-0d6b-11df-829b-00144f02aabe.shtml

lunedì 25 gennaio 2010

Re Julien: Sbrighiamoci prima che torni a tutti il buonsenso!

Re Julien: Sbrighiamoci prima che torni a tutti il buonsenso!
Questa è una battuta tratta dal sito wikiquote in italiano che riporto in uno dei dialoghi più esilaranti del film Madagascar 2; in esso, il re dei lemuri, Re Julien, è la maschera tipica del politico occidentale, è un icona della insensibile arroganza con cui il potere è tutti giorni gestito.
In realtà Re Julien è un irresponsabile perché parla senza pensare e spaccia la sua ignoranza per saggezza, seguito da un corteo d'imbecilli festanti!
Questo personaggio è emblematico circa la faciloneria con cui qualsiasi problema è affrontato dai governanti che sono completamente autoreferenziati (Re Julien parla da solo e riceve risposta solo dallo stupido Tigellino Maurice), proprio come per i vari "consiglieri" ed "esperti" che infestano le democrazie occidentali.
In ultimo, ma non da ultimo, Re Julien descrive benissimo il capo del governo italiano tanto ciarliero quanto inopportuno, tanto superficiale quanto egotico.
Coraggio leggete qui sotto e vi meraviglierete del realismo di un semplice cartone animato!
Buona Notte!

TRATTO DA: http://it.wikiquote.org/wiki/Madagascar_2

Re Julien: Ascoltatemi, vi aiuterò io! C'è solo un modo di riavere la vostra preziosa acqua, io il vostro ben amato Re Julien devo semplicemente offrire un piccolo sacrificio ai miei buoni amici gli dei dell'acqua dentro il vulcano!
Rinoceronte: E a che serve?
Re Julien: A che serve? Eccellente domanda. Il mio sacrificio va dentro il vulcano poi gli dei amichevoli mangiano il mio sacrificio [imita gli dei] "mmh molto buono, grazie del sacrificio" "tieni, prendi un altro sacrificio" "no, basta così per oggi" "senti, guarda che mi offendo se non prendi un altro sacrificio" "ho detto che non voglio un altro sacrificio, va bene!?" "guardati, sei tutto pelle e ossa!" "no, ho detto basta così chiarooo!?!?!".... Gli dei mangiano il sacrificio, sono riconoscenti e mi danno un po' della loro acqua poi io la do a voi.
Gloria: Cosa?!?
Antilope: E funziona?
Re Julien: No... cioè sì! ehm ehm... Maurice?
Maurice: Ehm... fifty-fifty.
Struzzo: Lo faremo! [la folla di animali dietro gioisce]
Re Julien: Eccellente! Ora mi serve solo qualcuno che voglia entrare nel vulcano ed essere mangiato dagli dei, volontari? Alzate la mano forza! d'accordo mi serve qualcuno che magari non abbia mai trovato l'amore, che sappia guardare la morte dritta negli occhi, un vero autentico eroe!
Melman: Vado io!
Gloria: Melman?!? [la folla gioisce di nuovo e portano Melman verso il vulcano]
Re Julien: Sbrighiamoci prima che torni a tutti il buonsenso!

venerdì 8 gennaio 2010

.... fu come giocare col fuoco ...

Rosarno è il primo caso di una rivolta articolata e collettiva di persone straniere residenti in Italia.


Non ne sono affatto stupito, me lo aspettavo e penso che questo sia solo il primo "vero e grande" caso.


Altri ne seguiranno.


Le condizioni politiche, sociali ed economiche dell'Italia dei primi anni novanta hanno favorito - nel disinteresse generale - il formarsi di questi nodi gordiani rappresentati da svariati e contrapposti interessi.


In quel frangente, mentre in Italia imperversava "mani pulite", svariate centinaia di migliaia di stranieri arrivarono alla chetichella nel nostro paese da tutto il mondo per assicurarsi una futuro migliore, esattamente come fecero gli italiani non molti anni prima.


Gli italiani non compresero subito la portata epocale del fenomeno, né i governanti cercarono di regolare seriamente il fenomeno: si agì come al solito, per decreto e per "emergenza" e tutto finì in tal modo.


Dopo più di quindici anni anni, la società italiana - investita da una crisi economica epocale - incomincia a raccogliere ciò che è stato seminato e a domandarsi che cosa è successo!


In questo momento le autorità devono fronteggiare la "solita emergenza" e la popolazione italiana deve sopportare - come al solito - il risultato di anni d'incuria e di abbandono di qualsiasi politica sociale!


Stesso discorso - ma molto più complicato - vale anche per gli immigrati. Nessuna seria politica d'integrazione, tante meritevoli iniziative locali e private, senza alcun coordinamento né raccordo con le istituzioni!


Certamente non possiamo continuare in questo modo: serve una politica organica di selezione e di inserimento di chi lavora regolarmente in Italia che tenga conto delle esigenze reali della nostra società nel pieno della società, della storia italiana, il tutto senza sconti per nessuno e a qualsiasi titolo.


Ciò che sta accadendo a Rosarno è gravissimo e non si deve sottovalutare i molteplici aspetti né strumentalizzarli, né banalizzarli come si tende sempre a fare in simili occasioni.


Occorre buon senso e ragione, occorrono provvedimenti condivisi e soprattutto occorrono diverse attitudini innanzi a simili - annunciate - catastrofi.


E questo è solo l'inizio!



sabato 2 gennaio 2010

Ingiustizia

L'italiano è mosso da un bisogno sfrenato d'ingiustizia.


Ennio Flaiano

SENZA PAROLE

- SENZA PAROLE -

Ciò che mi ha detto il tram






Pubblico due link tratti dal Corriere della Sera.it relativi a due diverse dichiarazioni di due esponenti degli opposti schieramenti che si fronteggiano senza riserve nell'attuale agone politico.
La prima riferisce l'ennesima esternazione del Ministro Brunetta circa la necessità di riformare la prima parte della Costituzione Repubblicana, mentre la seconda riferisce di un post del europarlamentare IDV De Magistris circa la sua idea di un "bizzarro" salvacondotto per il Presidente del Consiglio, il tutto corredato dai commenti dei diversi esponenti politici.
Nel momento dei SALDI, la scena politica italiana si adegua e parte con sensazionali offerte alla pubblica opinione, dimenticando però che gli italiani sono troppo presi a sfruttare gli ultimi giorni delle festività natalizie per spendere le ultime risorse in capi d'abbigliamento e calzature, ignari delle incredibili esternazioni fatte dai loro rappresentanti!
In verità, proprio mentre si parla di RIFORME, subito, si fa in modo che nulla si muovi:  basta davvero poco per rendersene conto; infatti le due boutade servono alle "opposte fazioni" per ritrovarsi nel mezzo del partito-dell'immobilismo.
E' verissimo l'Italia ha bisogno di grandi riforme, ma per farle sul serio servono parimenti persone di elevata capacità e di un pizzico di buon senso, cosa che - a mio avviso - NON esiste in questo momento nel nostro panorama politico.


A questo punto vi dico cosa penso io, oggi, 2 gennaio 2010, per il bene comune di tutti noi (nessuno escluso); sono pensieri che sono affiorati in me oggi mentre prendevo il tram a Milano e, per citare il quadro celeberrimo di Carlo Carrà, dirò in seguito ciò che mi ha detto il tram. (http://www.mart.trento.it/gallery.jsp?ID_LINK=96&area=42&id_context=114)


Credo che i politici italiani (nessuno escluso) rappresentino bene i propri rappresentati. 
Credo che tutti debbano impegnarsi per INCLUDERE l'altro e non prodigarsi per escluderlo nella gestione della cosa pubblica.
Credo che la Costituzione italiana debba essere riformata nella prima e nella seconda parte.
Credo che affermazioni oltraggiose (oltre che violente) NON debbano essere pubblicate, né proferite da qualsiasi persona politica ovunque e a qualunque titolo.
Credo che la persona di Bettino Craxi debba essere rivalutata e giudicata anche per il bene che seppe fare all'Italia.
Credo che l'intera storia d'Italia dal 1946 in poi debba essere riletta alla luce delle evidenze storiche e non secondo criteri politici sempre molto simili a quelli tipici del tifoserie calcistiche. 
Credo che gli italiani debbano incominciare a camminare con le loro gambe perché sono più intelligenti e capaci di quelli che vediamo in TV.
Credo che l'Italia meriti un governo migliore di quello legittimamente in carica.
Credo che gli italiani meritino una giustizia più giusta e più imparziale di quella legittimamente amministrata.
Credo che il buon senso e prudenza debbano guidare qualsiasi scelta politica, nell'interesse comune.
Credo che la violenza verbale, fisica e terroristica sia una minaccia seria e attuale che deve essere affrontata da tutti, nessuno escluso e senza-SE-e-senza-MA.


Credo infine che in tutti questi anni qualcosa di buono sia stato fatto da tutti, nessuno escluso e che si debba proprio partire dall'inventario di queste cose-buone e ben-fatte per costruire durature riforme, senza ansie e senza rancori.


Ancora una volta BUON ANNO!








CONCORDIA RES PARVAE CRESCUNT