sabato 30 ottobre 2010

Berlusconi.

Ognuno può manifestare il proprio pensiero liberamente, ma la "questione Berlusconi" riguarda qualcosa che è andato oltre il normale dibattito politico, anzi , penso che con esso non abbia proprio nulla a che fare.
E' una questione sugli  "stili di vita"  di chi esercita il ruolo di capo del governo che per  il suo ruolo istituzionale NON dovrebbe praticare, senza dare scandalo e/o cattivo esempio. 
Le azioni degli uomini non sono tutte uguali: alcune sono buone e altre non lo sono e  queste ultime devono essere eviatate e stigmatizzate.
Berlusconi ha oltrepassato questo limite morale e ciò non è possibile per un uomo che ricopre un altissimo incarico e ciò a prescindere dal fatto/dai fatti in-sé e per-sé a lui eventualmente riferibile. 
La misura (morale) è colma. Ora basta!
Chi pensa in buona fede che qualcosa si possa salvare di questa esperienza politica, a mio avviso si sbaglia e di molto.
Ripeto NON è per ragioni politiche, ma per altre, ben più basse ragioni, che così-non-si-può-più-andare-avanti. 
Mi spiace dirlo, ma stiamo entrando nel collo della bottiglia della fase finale della vita politica di un uomo che non può e non deve condizionare più la vita pubblica italiana.
Egli NON ascolta più nessuno e si pone sopra la legge degli uomini e, peggio ancora, di quella di DIO; pensa di fare quello che vuole e - nel conforto della sapienza biblica - vedo così ormai prossima la sua fine.
E' orribile vedere un uomo (la sua dignità vale come la mia e come la vostra e DEVE essere sempre rispettata) sfruttato per le sue debolezze per il tornaconto suo e dei suoi sodali, i quali, per primi, saranno i più lesti ad abbandonarlo.
Mi sembra di assistere alla versione comica di "Re Lear " e/o della "Vita è sogno" ed è per questo motivo che Berlusconi SE NE DEVE ANDARE VIA SUBITO per il bene  suo, dell'Italia e di tutti noi.
Serve subito un cambiamento morale e poi politico di grande respiro, MA NON scorgo all'orizzonte nessuno DEGNO di simile impresa ed è questa la mia grande preoccupazione politica: il futuro vago e adulterato dell'Italia.

mercoledì 27 ottobre 2010

Il Vitello d'Oro

http://www.youtube.com/watch?v=BTAjosr1gSE

Guardate l'illustrazione. I ricchi borghesi danzano attorno l'idolo d'oro che rappresenta l'illusione della prosperità e della ricchezza.
SCIOCCHI ILLUSI.
E' di grande attualità quella immagine, mai come ora i banchieri, fanno il loro immondo girotondo attorno al Vitello d'Oro, dimentichi che solo da Dio viene ogni bene,... ogni allegria, ogni grazia.
La musica di Schoenberg penetra nel profondo mistero della futilità di questo mondo e ci deve far pensare e credere che si possa vivere in altro modo, secondo la legge di DIO e non quella caduca degli uomini.

... l'assoluta coerenza ..... è il raggiungimento del Nulla?

... l'assoluta coerenza ..... è il raggiungimento del Nulla?

Non c'è rosa senza spine, ma ci sono tante spine senza rose.

Non c'è rosa senza spine, ma ci sono tante spine senza rose.  Schopenhauer.

martedì 12 ottobre 2010

balairatt.ch O balabiott???

QUESTA NOTA E' INDIRIZZATA SOLO AI PROMOTORI DI BAILAIRATT.ch ED E' A LORO DEDICATA.
Commento il contenuto del sito www.balairatt.ch e il gruppo su FB che chiedo agli amministratori di FB di chiuderlo in quanto contiene incitamenti all'odio razziale ed etnico.
Questo sito dà spunto a uno stato d'animo presente da molto tempo in alcuni italiani svizzeri (così si diceva in passato) che non vogliono assolutamente fare i conti con loro stessi, praticando la scienza più nobile, quella della conoscenza di se medesimi.
Questi italiani svizzeri si vergognano incosciamente di se, mentre consciamente si arrampicano sugli specchi per non vedere la propria realtà che quella INEVITABILE della completa integrazione economica, sociale e lavorativa con la Lombardia, con l'Italia.
Non comprendere (anche se non piace) questo concetto significa rimanere in uno stato infantile di cui il sito in commento è una chiarissima manifestazione ed è per questo motivo che NON servono le scuse di circostanza dell'Ambasciatore italiano-svizzero.
Serve invece una presa di coscienza dei ticinesi del proprio essere e soprattutto della propria geografia: Milano dista sessanta chilometri mentre Berna è lontana, laggiù, al di là delle montagne!
Anche con l'integrazione parziale della Svizzera  in 'Europa, il Ticino dovrà in ogni caso fare i conti con la storia (che non viene insegnata ai ticinesi), e con la sua posizione geografica.
Serve una revisione della coscienza di chi vive, pensa e parla in italiano e non accetta la sua lingua, anzi se ne vergogna, perché si sente INCOSCIAMENTE, in uno stato d'inferiorità mentale nei confronti degli altri, di "quelli-veri", ai quali dovere assomigliare, e ciò a cominciare dall'ostensione ossessiva della bandiera, così fuoriluogo per un italiano che, per definizione, è cittadino del mondo, da sempre impegnato nelle sue lotte di campanile!
Questa nota è la meditazione di chi conosce e ama una parte di sé che stando fuori di sé ha svilupppato un'esistenza diversa che mi ha sempre incuriosito mi incuriosisce.
Il Ticino rappresenta una storia alternativa il "come sarebbe stato se" per ogni lombardo e - forse - per ogni italiano, l'unità nazionale italiana non si fosse realizzata.
Il Ticino è il testimone fossile dei piccoli stati italiani preunitari e serve a comprendere bene come poteva essere la vita in uno stato grande come una attuale provincia italiana.
Duole molto l'atteggiamento fuori luogo e fuori della storia di una parte dell'opinone pubblica degli italiani svizzeri (così si diceva un tempo) che pensa di isolarsi dal mondo, senza accettarne le regole e i tempi.
Spero che questo contributo aiuti davvero a superare le barriere e ad abbattere un giorno il confine più assurdo d'Europa, l'ultimo stupido muro da abbattere quello che divide lo stesso popolo che parla la stessa lingua, lo stesso dialetto: cari animatori di bailairatt, siete davvero dei balabiott!!!

CONCORDIA RES PARVAE CRESCUNT