martedì 27 gennaio 2009

Divina Sapienza

Poi cominciò: "Colui che volse il sesto
a lo stremo del mondo, e dentro ad esso
distinse tanto occulto e manifesto,
non potè suo valor sì fare impresso
in tutto l'universo, che 'l suo verbo
non rimanesse in infinito eccesso."

Dante, Divina Commedia, Paradiso, Canto XIX, 40 - 45

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