sabato 13 giugno 2009

Ghedaffi e "Circo Italia"

E' stata una passeggiata, un'evento organizato come una gita fuori porta a portare "sui colli fatali di Roma" un figlio dell'Impero!
Vesitito come un personaggio del circo, l'omone dalla giacca colarata e variopinta, con tutti i suoi fantocci attaccati, è arrivato nella Città Eterna gridando agli astanti estasiati: "Venite e onorateci, signori e signore, un grande spettacolo a ventitré ore"!
Tutto il popolo s'è adunato per vedere i personaggi del circo e le più grandi attrattive dello spettacolo più grande del mondo!
Per me questa è stata la visita di Gheddaffi a Roma, un evento circense, reso tale non dall'ospite famoso, la cui presenza è sempre "sacra", ma dalla davvero stupefacente resa emotiva degli ospiti e del loro anfitrione, il Duca di Mantova.
La corte s'è sdilinquita per compiacere il rais della Libia, come se l'attesa visita non rappresentasse solamente un momento molto atteso, MA fosse davvero l'ultima possibilità, da sfruttare quasi con disperazione, per ottenere un benefico economico per dare fiato alla morente economia italiana.
"Siamo alla canna del gas, se non facciamo affari con lui, siamo fottuti!" Questo ciò che sembra sia accaduto in questi giorni a Roma, anche se - come al solito - le cose non sono come appaiono.
E' in verità la corsa all'accaparramento delle risorse e soprattutto dell'utilizzo provento della compravendita delle medesime che fanno dire a chi poco fa affermava che la cultura islamica era "inferiore" che i rapporti con la Libia sono assolutamente privilegiati: questo è "Circo Italia"!
Che tristezza!


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