lunedì 1 dicembre 2008

ciò che penso

Il nuovo Presidente degli Stati Uniti ha praticamente finito di formare la nuova amministrazione e il giudizio a caldo deve essere durissimo e molto negativo, giacchè ripropone il problema di tutte le democrazie occidentali: l'impossibilità di un vero cambiamento.

Il risultato per quanto concerne la "nuova" (sic!) amministrazione americana è così evidente che un dicastero chiave, quello della difesa, avrà lo stesso ministro proveniente dalla tanto esecrata amministrazione Bush e per fortuna lo slogan elettorale del "nuovo-che-avanza" era "Change", cambiamento.....

La scelta elettorale non può essere ogni volta sistematicamente tradita: gli elettori NON sono degli spettatori passivi, incapaci di qualsiasi capacità critica.

La novità non è rappresentata dalla cooptazione sistematica di ex avversari politici, o addirittura ministri di un governo contro il quale si spesa un'intera campagna elettorale da settecento milioni di dollari!

Mentre il popolo sovrano perdeva le case per colpa di quelli-che-sono-scappati-con-la-cassa, il "nuovo" presidente nominava come suo consigliere personale un ex amministratore di una banca specializzata in mutui per la casa che era stata da poco nazionalizzata, rendendo così gli Stati Uniti il terzo paese più comunista del mondo, dopo la Corea del Nord e la Cina (ancora per poco)!

Non è più sufficiente parlare di emersione delle contraddizioni: questa degenerazione distruggerà tutto il sistema sociale, politico ed economico del c.d. mondo occidentale.

Non regge a qualsiasi giustificazione di qualunque genere un'amministrazione che rappresenta la coalizione dei "naufraghi" del sistema del libero mercato del lavoro altrui, che massimizza per sé i profitti, e, in caso di perdite, le socializza!

Nei prossimi quattro anni di questa "nuova" presidenza assiteremo a un crescendo di eventi incontrollabili  e incontrollati che travolgeranno con una crisi internazionale senza precedenti questo stato di cose, ma almeno per chi sopravviverà ci sarà il cambiamento. 

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CONCORDIA RES PARVAE CRESCUNT