mercoledì 9 luglio 2008

Per un'opposizione "crociana"

Mai come oggi valgono le parole di Dante per descrivere l'Italia:

"Ahi serva Italia, di dolore ostello
nave senza nocchiere in gran tempesta
non donna di province, ma bordello!"

(Divina Comedia - Purgatorio, Canto VI, 76/78)

Di fronte a questo inaccetabile stato di cose, dove i diritti dei cittadini e di diritti umani sono palesemente violati, di fronte alle reciproche volgarità, offese e insulti da "bordello" serve un'opposizione crociana.

Serve un'opposizione "crociana", un'opposizione di ragione, un'opposizione totale e culturale a ciò che l'Italia è diventata e sta diventando: il luogo dell'intolleranza e del fai-da-te etico e politico.

Serve un'opposizione "crociana" per i diritti umani e civili dei cittadini, a partire dal loro diritto ad essere informati e, quindi, a potere scegliere liberamente, da esseri umani .

Serve un'opposizione "crociana" per sviluppare una società giusta, ossia una società che opera per INCLUDERE il proprio prossimo, qualunque esso sia.

Serve un'opposizione "crociana" per non sentir più cantare dal tiranello di turno innanzi alla sua impudicizia senile "se mi punge una qualche beltà!"

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CONCORDIA RES PARVAE CRESCUNT