giovedì 4 febbraio 2010

L'ULTIMA POESIA DI MARIO LUZI

Questa è l'ultima poesia, battuta al computer da Caterina Trombetti, sua assistente e amica, domenica sera, poche ore prima della morte.
Questi sono gli ultimi versi di Mario Luzi, sommo poeta del Novecento.

Il termine, la vetta
di quella scoscesa serpentina
ecco, si approssimava,
ormai era vicina,
ne davano un chiaro avvertimento
i magri rimasugli
di una tappa pellegrina
su alla celestiale cima.

Poco sopra
alla vista
che spazio si sarebbe aperto
dal culmine raggiunto...
immaginarlo
già era beatitudine
concessa
più che al suo desiderio al suo tormento.

Sì, l' immensità, la luce
ma quiete vera ci sarebbe stata?
Lì avrebbe la sua impresa
avuto il luminoso assolvimento
da se stessa nella trasparente spera
o nasceva una nuova impossibile scalata...

Questo temeva, questo desiderava.

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