José Saramago è stato l'esempio più fulgido e più significativo dello svuotamento umano, morale e materiale della cultura occidentale.
Saramago è il figlio del nichilismo che desidera cancellare la memoria cristiana del Portogallo e dell'Europa con un tratto di penna, nel goffo tentativo di propinare al proprio pubblico un "altro mistero buffo" a cui credere.
Saramago si è distinto per la palese malafede e per la banale faziosità del suo pensiero, ma soprattutto, per la violenta insofferenza verso le altrui convinzioni religiose e idee politiche.
Rispetto le idee e la religione praticata dal mio prossimo e PRETENDO lo stesso da gli altri: Saramago non era di questo avviso perché era comunista.
Uso l'aggettivo "comunista" nel senso di coloro i quali, in nome di una pseudo-rivelazione politica, uccidevano e opprimevano le coscienze e la vita delle persone, manipolavano la realtà e la storia dei singoli e dei popoli a loro piacere per assecondare i loro scopi e che occultavano la verità per sostituirla con la menzogna!
Era un comunista di stampo stalinista, ossia di quelli che hanno avvallato e nullificato l'evidenza dell'uccisione di venti milioni di persone che avevano l'unico difetto di non essere comunisti.
Era un comunista che vedeva nella religione (attenzione, qualsiasi religione) un nemico assoluto da combattere totalmente.
Era un comunista reso milionario dai suoi libri e come tale irrideva la ricchezza e praticava un odio (quello sì) teologico per tutti coloro i quali non la pensavano come lui.
Era un comunista che vedeva nel cristianesimo l'irragionevolezza di chi dà un senso alla vita e di chi affronta la morte con speranza.
Era un comunista a cui la sua lunga vita NON HA INSEGNATO NIENTE, perché niente poteva insegnare chi, come lui, sapeva - per definizione - già tutto!
Saramago - anche di fronte alla catastrofe post-sovietica - non ha mai condannato il comunismo, neanche nella sua versione più folle, quella del regime della Corea del Nord, tuttora vigente, mostrando al mondo intero, che nel frattempo lo insigniva di un premio letterario di anno in anno sempre meno significativo, la sua pervicace NEGAZIONE della semplice evidenza dei fatti.
Un simile uomo non merita rispetto, perché nella sua vita NON ne ha MAI concesso agli altri.
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